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BIM, certificazioni in crescita: da ICMQ oltre il 50% di quelle per le aziende

Come sottolinea ICMQ, il 1° gennaio di quest’anno ha segnato l’inizio del conto alla rovescia per l’entrata in vigore delle ultime disposizioni sull’obbligatorietà del Building Information Modeling (BIM) negli appalti pubblici.

L’articolo 43 del D.Lgs. n. 36 del 2023 ha infatti fissato al 1° gennaio 2025 la data in cui diventerà inderogabile l’adozione di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni per la progettazione e realizzazione di opere di nuova costruzione con un importo a base di gara superiore a 1 milione di euro.

Per le migliaia di stazioni appaltanti pubbliche italiane, questo significa affrontare una trasformazione tecnologica, organizzativa e, soprattutto, culturale. Secondo i dati aggiornati dell’ANAC, mette in evidenza ICMQ, su oltre 13mila amministrazioni pubbliche che dal 2018 hanno operato come stazioni appaltanti con appalti superiori alle soglie di qualificazione, al 31 dicembre 2023, 3.694 stazioni appaltanti risultano qualificate (incluso le centrali di committenza) e 8.492 hanno delegato le procedure tramite convenzione a una Pubblica amministrazione qualificata.

Certificazioni BIM ICMQIl Building Information Modeling rappresenta un passo fondamentale per la digitalizzazione del settore delle costruzioni, uno strumento che consente un aumento dell’efficienza, dell’interoperabilità tra i soggetti della filiera coinvolti nel processo e della sostenibilità delle opere.

Con i numeri dei progetti, crescono anche le competenze dei professionisti e delle imprese. Inevitabile, dunque, un aumento costante della richiesta di certificazione delle competenze degli esperti BIM e delle domande da parte delle imprese per la certificazione del sistema di gestione Building Information Modeling.

I dati Accredia raccolti finora nel 2024 – evidenzia ICMQ – rivelano che i sistemi di gestione aziendali certificati secondo la UNI/PdR 74:2019 sono 148 (fonte: Banca Dati Accredia). Di queste certificazioni, ben 79 (il 53,4%) sono state rilasciate da ICMQ.

Certificazioni BIM ICMQLa certificazione professionale di esperto BIM secondo UNI 11337-7 e PdR/UNI 78 è sufficiente a dimostrare il livello di competenza delle risorse richiesto dalla PdR/UNI 74 – Sistema di gestione BIM – secondo la quale, l’organizzazione richiedente deve definire e assicurare un adeguato livello di competenza per le persone che ricoprono i ruoli di BIM Specialist, BIM Coordinator, BIM Manager e CDE Manager.

Sempre secondo la Banca Dati Accredia, al 29 agosto 2024, gli esperti BIM certificati secondo UNI 11337-7 e Pdr/UNI 78 sono oggi 5.654, così suddivisi: 3.194 BIM Specialist, 1.123 BIM Coordinator, 1.107 BIM Manager, e 230 CDE Manager.

Di questi, il 76,8% (4.342) è stato rilasciato da ICMQ. Più nel dettaglio, ICMQ ha rilasciato il 78,5% (2.508) dei certificati per BIM Specialist, il 76,8% (863) per i BIM Coordinator, il 75,6% (837) di quelli per BIM Manager, il 60,4% (139) per i CDE Manager.

Certificazioni BIM ICMQ

Si consolida dunque – sottolinea con soddisfazione l’azienda – la leadership di ICMQ come ente terzo accreditato per le certificazioni BIM, sia per quanto riguarda i sistemi di gestione che per le figure professionali.

Forte di questo primato, ICMQ ha, già da qualche anno, istituito la BIM Community italiana, iniziativa riservata in esclusiva a tutti gli esperti certificati ICMQ in accordo alla norma UNI 11337-7 e UNI/PdR 78:2020 e ai rappresentanti delle Organizzazioni con Sistema di Gestione BIM certificato da ICMQ in accordo alla UNI/PdR 74:2019.

La BIM Community conta oltre 1.500 partecipanti e si candida a essere l’osservatorio privilegiato, in Italia, sulle competenze specialistiche che operano nel settore. Un innovativo spazio di collaborazione e confronto per chi si occupa di Building Information Modeling e di digitalizzazione nel settore delle costruzioni, che propone momenti di aggiornamento e informazione, eventi dedicati, occasioni di networking, opportunità di lavoro.

Gli incontri della BIM Community di ICMQ si svolgono generalmente online, ma c’è una novità in cantiere per il SAIE 2024, la fiera delle costruzioni che si terrà a Bologna dal 9 al 12 ottobre. Abbandonati per un giorno i consueti collegamenti da remoto, la BIM Community ICMQ sbarcherà al SAIE nella sua versione “live”: un convegno che approfondirà il modo in cui il Building Information Modeling e la digitalizzazione stiano trasformando non solo i processi costruttivi, ma anche il tessuto sociale e professionale del settore.

Insieme a tre ospiti internazionali, gli esperti della Community Giulia Mazzeo e Marco Perazzi analizzeranno come le tecnologie digitali nell’ambito delle costruzioni stiano aprendo nuove opportunità per l’inclusione di genere, stimolando l’imprenditorialità giovanile e ridefinendo le dinamiche di leadership nei team di progetto.

Appuntamento il 10 ottobre dalle 10:30 con “Il fattore umano nell’era digitale: il BIM come leva di Inclusione, Innovazione e Leadership”, un’occasione unica per aggiornarsi ma anche per favorire il networking tra professionisti del settore.

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