Futuresource Consulting, società di ricerca, consulenza e market intelligence, ha pubblicato un report e condiviso un’analisi su cosa dovrebbe fare il frammentato settore della smart home per diventare mainstream e risultare attraente per il mercato di massa.

Centinaia di espositori hanno rilasciato o aggiornato prodotti per la smart home al CES 2020 all'inizio di quest'anno, e abbiamo assistito alla proliferazione di nuove soluzioni IoT connesse per la casa. Ciò è stato ulteriormente amplificato dai big della tecnologia, tra cui Amazon e Google, che ora propongono offerte articolate per la smart home.

Ma, si chiede Futuresource Consulting, quanto siamo ancora lontani dalle smart home e dalle case interoperabili che diventano la norma? Inoltre, cosa ancora più importante secondo la società di ricerca, quali sono le sfide che ostacolano settore?

La prima di queste sfide, che Futuresource definisce “il problema perenne”, è rappresentata dall’interoperabilità.

Interoperabilità della smart home

L’opinione di Futuresource Consulting è che gli standard per la smart home sono da diversi anni un ostacolo allo sviluppo del settore. La mancanza di uno standard di comunicazione coerente e unificato è una costante che crea barriere per l'interoperabilità e per un'esperienza di smart home ottimizzata.

Il mercato rimane diviso tra diversi protocolli di comunicazione wireless, in particolare Zigbee e Z-Wave, entrambi considerati network mesh efficaci. Inoltre, l’opportunità per le aziende tecnologiche di creare i propri ecosistemi proprietari ha reso il mercato ancora più frammentato.

smart home

Ci sono però anche segnali di cambiamento. Alla fine del 2019, Google, Amazon, Apple e Zigbee Alliance hanno unito le forze in un working group per un nuovo standard di connettività, Connected Home over IP, proprio per migliorare la questione dell'interoperabilità. Il gruppo, sottolinea ancora Futuresource, ha adottato un approccio open source per lo sviluppo e l'implementazione di un nuovo protocollo di connettività unificato.

Inoltre, Zigbee Alliance ha recentemente annunciato che IKEA è entrata a far parte del suo Board, che può già contare su nomi quali Legrand, Samsung Smart Things, Signify e Schneider Electrics. Successivamente, nel dicembre 2019, Z-Wave Alliance ha annunciato un piano per aprire i propri standard a tutti i vendor di silicio e stack, per lo sviluppo.

La concorrenza, che di solito è la pietra angolare per migliorare i processi e le innovazioni, non ha finora apportato benefici al settore, afferma Futuresource. Se i recenti annunci porteranno, o meno, una maggiore collaborazione e apertura tra i diversi protocolli, sarà fondamentale per la velocità di evoluzione del settore.

I prodotti gateway per l’accesso al mercato

Lo “Smart Home Consumer Survey” di Futuresource, pubblicato a novembre 2019, ha rivelato che il 47% delle persone negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia e Germania ora possiede un dispositivo smart, rispetto al 33% nel 2018. La crescita nel 2019 è stata caratterizzata da un notevole aumento degli acquisti di smart speaker e smart security. Questo, per l'ecosistema della smart home, è un segnale molto incoraggiante, in quanto gli smart speaker, in primo luogo, così come la sicurezza, per molti consumatori sono i prodotti gateway nel mondo della casa connessa e intelligente.

smart home Futuresource Consulting

Nell'analizzare il percorso di acquisto dei consumatori che non conoscono i dispositivi smart home (beginner con 1-2 dispositivi), il 43% aveva smart speaker e il 24% dispositivi di sicurezza smart, con tutte le altre categorie di smart home con un punteggio dell'11% o inferiore, evidenzia Futuresource.

L’accessibilità degli smart speaker, da quando sono stati lanciati nel 2014, è stata una delle ragioni principali del loro ruolo crescente nella casa connessa ed è per questo che tali device continueranno a svolgere un ruolo chiave nell'aiutare il settore smart home ad accedere al pubblico mainstream.

Secondo l’”Home Audio Quarterly Tracker” di Futuresource, l'84% delle vendite di smart speaker nel 2019 era a un costo inferiore ai 70 dollari, a livello globale. Ad aprire la strada ci sono: Amazon Echo Dot, in vendita anche a soli 22 dollari durante le offerte del Black Friday, Xiaodu di Baidu e Nest Mini di Google.

Nonostante il prezzo al dettaglio medio di 178 dollari nel 2019, la categoria smart security, che include campanelli video, videocamere e serrature intelligenti, sta diventando sempre più accessibile grazie alla maggiore concorrenza, poiché le acquisizioni e la crescita organica espandono ulteriormente Amazon (Ring), Google (Nest ) e il footprint di Samsung in questo ambito.

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Guardando avanti, è il parere di Futuresource, il futuro sembra incoraggiante per il settore, poiché l'adozione di questi prodotti gateway continuerà a crescere. Il 26% e l'11% dei clienti che attualmente non possiedono un prodotto smart intendono investire rispettivamente in sicurezza intelligente e smart speaker nei prossimi 6-12 mesi, secondo Futuresource.

Preoccupazioni dei consumatori sulla smart home

La convinzione di Futuresource è che il settore smart home supererà la maggior parte degli altri segmenti di dispositivi consumer e raggiungerà un CAGR globale del 22% tra il 2019 e il 2023 (device per la smart home, esclusi gli smart speaker). Nonostante ciò, sottolinea al tempo stesso la società di ricerca, i produttori dovranno affrontare le preoccupazioni dei consumatori se i dispositivi della smart home diventeranno mainstream.

Per quanto riguarda la consapevolezza dei consumatori sui dispositivi smart home, Futuresource ha già rilevato tendenze incoraggianti. Il 50% dei consumatori ha dichiarato che il costo dei prodotti è elevato e il 29% ha sottolineato la mancanza di casi d'uso efficaci, come motivi per non acquistare nel 2019, in calo rispettivamente dal 55% e il 38% nel 2018.

Tuttavia, secondo Futuresource le preoccupazioni sulla sicurezza e la privacy dei prodotti smart sono rimaste le stesse nell'ultimo anno. In effetti, i problemi di privacy che circondano i device smart home, in particolare per quanto riguarda la perdita e la condivisione di dati, hanno dominato i titoli dei media negli ultimi due anni.

Il costo dei dispositivi smart home continuerà a diminuire e i casi d'uso non potranno che diventare più convincenti, ma, sottolinea Futuresource, i player del settore devono presentare un'offerta di smart home che garantisca la privacy e la sicurezza dei loro clienti.

Ciò potrà accadere solo attraverso la collaborazione tra i vendor di dispositivi smart home, a maggior ragione visto che basta solo un dispositivo vulnerabile in una rete smart home per compromettere la sicurezza generale. Sarà dunque necessaria, ribadisce Futuresource, una grande attenzione alle questioni relative alla privacy e una regolamentazione efficace, oltre all'adozione delle best practice per il rilascio di aggiornamenti software di sicurezza per i prodotti già distribuiti. Come gli ultimi anni nel campo della tecnologia ci hanno dimostrato, avvisa Futuresource, sarà sufficiente un errore per far arretrare il settore.

Il nuovo decennio, conclude l’analisi Futuresource, vedrà le nostre case diventare sempre più smart, dietro la spinta della crescente convenienza dei prodotti gateway per la smart home. Tuttavia, se l'industria entrasse nel mainstream, dovrebbe formare un livello superiore di coesione che consenta una maggiore interoperabilità tra i dispositivi e che garantisca la sicurezza dei clienti senza la necessità di una regolamentazione eccessiva. Le nostre case, sottolinea Futuresource, sono il nostro ultimo luogo di rifugio privato e tutti desidereremmo che rimanessero tali.

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