L’articolo 3 del DM 560/2017 indica espressamente una serie di adempimenti preliminari a carico di stazioni appaltanti e amministrazioni concedenti al fine di poter richiedere nelle proprie procedure di gara l’utilizzo di metodi e strumenti di modellazione.
Il Decreto, in particolare, fa esplicito riferimento a:
– un piano di formazione del personale in relazione al ruolo ricoperto, con particolare riferimento ai metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, anche al fine di acquisire competenze riferibili alla gestione informativa ed alle attività di verifica utilizzando tali metodi;
– un piano di acquisizione o di manutenzione degli strumenti hardware e software di gestione digitale dei processi decisionali e informativi, adeguati alla natura dell’opera, alla fase di processo ed al tipo di procedura in cui sono adottati;
– un atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione, i gestori dei dati e la gestione dei conflitti in riferimento a formazione, strumentazione ed organizzazione come adempimenti che le stazioni appaltanti e le amministrazioni concedenti devono soddisfare al fine di poter richiedere nelle proprie procedure di gara l’utilizzo di metodi e strumenti di modellazione.
L’articolo 3 del Decreto Ministeriale 560 sottolinea come la formazione e gli strumenti di cui si devono dotare le stazioni appaltanti devono essere coerenti con le attività proprie della organizzazione, e quindi orientate alla capacità di strutturare i requisiti informativi di un capitolato, di disporre, definire e gestire un ambiente di condivisione dei dati, alla competenza nel verificare i contenuti informativi dei modelli ed il loro eventuale coordinamento con gli altri veicoli informativi.
Nello specifico, per quanto riguarda la formazione la stazione appaltante deve definire un programma formativo del personale di appartenenza alla committenza pubblica, la cui destinazione ai compiti inerenti non preclude evidentemente la possibilità di ricorrere a servizi esterni di supporto; in termini di strumentazione, la stazione appaltante predispone un piano di acquisizione inerente agli strumenti di modellazione e di gestione informativa.
Per quanto riguarda l’organizzazione, la stazione appaltante determina un disposto amministrativo che le permetta di interiorizzare i processi digitalizzati all’interno delle strutture e delle pratiche organizzative correnti; quanto all’interoperabilità, la stazione appaltante è tenuta ad utilizzare piattaforme interoperabili a mezzo di formati aperti non proprietari ed i dati presenti nel processo devono risultare connessi a modelli multidimensionali orientati a oggetti secondo le modalità indicate nei requisiti informativi del capitolato.
Con il contributo di Assobim