Come afferma Assobim, dimostrare i vantaggi del BIM in termini di aumento dell’efficienza dei processi e riduzione dei costi è uno degli obiettivi strategici del settore, soprattutto per il fatto che la crescita della sua diffusione dipende in ultima analisi dalla sostenibilità economica degli investimenti che esso richiede.
In genere, nella valutazione dei costi del ciclo di vita di un edificio, si ritiene che in media i costi operativi di gestione rappresentino circa l’80% di quelli totali.
Una recente esperienza pilota condotta dal TÜV SÜD Building Advisory Service tedesco ha tuttavia dimostrato come questa percentuale possa essere significativamente modificata attraverso un utilizzo intensivo del BIM in modo da abbattere i costi di gestione dell’edificio fino al 30%.
Ciò a fronte di un investimento iniziale più elevato, finalizzato ad esempio a rendere l’edificio più efficiente dal punto di vista energetico e ottimizzarne in generale i criteri progettuali e costruttivi, che tuttavia si riflette poi sulla fase di gestione dello stesso, riducendone sensibilmente gli oneri.
Tale investimento tiene in particolare conto dei costi sostenuti per lo sviluppo del progetto utilizzando la metodologia BIM da parte del cliente e del progettista, i quali consentono un aumento dei ritorni in termini di crescita del valore dell’edificio e risparmio sui costi nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione.
Anche se i risparmi in fase di progettazione sono relativamente contenuti, infatti, un investimento nel BIM si ripaga a breve termine innanzitutto grazie agli elevati risparmi realizzati sui costi di costruzione.
Circa il 47% del miglioramento dell’EBIT (utile prima di interessi e imposte) per il progetto pilota in questione, in particolare, è attribuibile ai risparmi realizzati in fase di progettazione e costruzione e il 40% alla fase di gestione.
Esaminando più nel dettaglio gli ambiti in cui l’adozione del BIM esercita il maggiore impatto in termini di riduzione dei costi sono stati identificati alcuni fattori chiave, fra cui ottimizzazione degli spazi, migliore programmazione degli interventi di manutenzione, riduzione dei costi operativi di gestione, efficientamento termico tramite simulazioni basate su BIM, riduzione delle perdite dovute a ritardi nella consegna.
A questi si affiancano altri benefici già ampiamente noti come la riduzione del lavoro aggiuntivo attraverso il rilevamento e il controllo delle interferenze, una dettagliata pianificazione del processo costruttivo e monitoraggio in tempo reale del budget, l’ottimizzazione della logistica di cantiere, una gestione dei costi più efficace e la riduzione degli sprechi di materiali grazie a una analisi dei fabbisogni più precisa.
In più, accanto ai fattori che hanno un impatto economico diretto, il BIM determina anche ricadute non immediatamente quantificabili ma non meno importanti, fra cui una riduzione dell’impatto ambientale e una più efficace tutela di salute e sicurezza.
È tuttavia importante notare che questi vantaggi chiave possono essere massimizzati solo quando la metodologia BIM viene implementata correttamente e lungo l’intero ciclo di vita di un progetto.
In base all’esperienza pilota del TÜV SÜD Building Advisory Service, ad esempio, l’impresa ha beneficiato indirettamente di molti driver che portano a una riduzione dei costi di costruzione, realizzando un aumento del margine di profitto intorno al 9%, liberando inoltre risorse da destinare ad altri progetti.