Digital&BIM Italia, l’evento annuale progettato per mettere in rete la comunità di professionisti dell’industria delle costruzioni e creare opportunità per migliorare e innovare il modo di lavorare delineando per il futuro un ambiente costruito sempre più sicuro e più sostenibile, quest’anno ha proclamato i vincitori dei progetti del BIM&Digital Award 2020 (giunto alla quarta edizione) con un evento online il 15 dicembre.
Anche quest’anno il premio è stato promosso da Clust-ER BUILD in collaborazione con SAIE per fare il punto su innovazione e trasformazione digitale dell’ambiente costruito nell’anno del Covid19.
11 i progetti vincitori per altrettante categorie, tra le 35 proposte selezionate, delle 95 pervenute, presentate da giovani ricercatori, studi professionali, start-up, università, istituti di ricerca, enti pubblici e aziende.
Come consuetudine, la giuria del premio, presieduta da Angelo Ciribini, ha assegnato anche dei riconoscimenti ai secondi e terzi classificati.
I progetti che hanno vinto il BIM&DIGITAL Award 2020
Nella categoria degli edifici commerciali ha vinto il progetto di DVision Architecture Srl, per un Polo scolastico, presentato da Pietro Bianchi e Stefano Scaroni.
Secondo classificato è stato il progetto di Studio Ingaglio, di Asset Management Driven Maintenance (ADM) degli immobili oggetto di appalto, presentato da Mario Sacco, e terzo classificato è stato il padiglione fierisrico Open Project di Giacomo Bergonzoni.
Nella categoria edifici pubblici ha vinto Massimiliano Benga di Studio Arsarc, con Maria Antonia Russo, Andrea Del Signore, Pierfrancesco Di Livio, Roberta Reali, con Il ruolo del processo BIM nella Digital Maintenance di un museo, seguito da Banko Zrnic con ATIproject e Studio Calvi con l’Ampliamento e riorganizzazione del centro nazionale di Adroterapia oncologica CNAO.
Per la categoria infrastrutture la prima classificata è stata Francesca Federzoni con il progetto Politecnica, Politecnica Ingegneria ed Architettura per il Køge University Hospital.
Hanno vinto il premio per i piccoli progetti Angelo De Cocinis, Sara Ferrari, Paolo Pederzini, Enrico Merli, Silvia Bralia, con il Restauro conservativo di un fabbricato.
Secondo classificato è statp Ilario Tassone, con il progetto Morpheme per la scuola elementare di piazza Caio Cestio e terzo classificato Giacomo Londei, con La tua casa a portata di smartphone.
Passando all’HBIM, la categoria intervento di restauro e valorizzazione del patrimonio è stata vinta dal progetto di Cristiano Ferrari ed Eugenio Artioli per il Palazzo Gulinelli Ferrara. Seconda classificata è stata Politecnica con il progetto della ex Caserma Staveco e
terza Silvia Pinazza con il recupero e restauro di un ex convento e parco pubblico.
L’iniziativa Bim dell’anno è quella presentata da Enrico Lupi per Confindustria Ceramica: Disciplinare BIM Piastrelle Ceramica. Seconda iniziativa è quella di Fabrizio Ferraris di Harpaceas, Trimble XR10 con HoloLens2, e terza quella di Roberta Cecchi di Archipiù, con un sistema integrato per il facility management.
La categoria tecnologie digitali per il processo costruito è stata appannaggio di
Antonella Di Luggo, Massimiliano Campi, Mara Capone, Emanuela Lanzara, Christian Musella, Daniela Palomba, con il progetto HBIM Tools. Secondo classificato è stato Andrea Di Filippo dell’Università di Salerno con Palantir Bim, e terza Ramona Quattrini dell’Università Politecnica delle Marche, con HBIM of the Real Colegiata of San Isidoro in Leon.
Nella categoria ricerca ha vinto Matteo Mandrile, con il progetto “Bm as multiscale facilitator for built environment analysis”. Seconda classificata è stata Sofia Agostinelli, con Digital Twin & Artificial Intelligence: verso un modello di gestione della città 4.0, seguita da un ex-aequo: Tecla Caroli con Claudio Portogallo e Silvana Bruno.
Ha vinto il premio per la ricerca industriale Francesca Maria Ugliotti con Il digitale a servizio dell’uomo nel settore sanitario”, seguita da Carlo Giannattasio, IM4Future.
Il premio per la nuova categoria Digital & Covid-19 è stato vinto da Enzo Castellaneta di Builti, con Mind the Gap + BHazior.
Secondo classificatoè stato Giuseppe Gaspare Amaro di Gae Engineering, con il progetto di Misure di distanziamento anti Covid – Il caso studio cinema, e terza Francesca Federzoni, di Politecnica, conil progetto Hub nazionali di Terapia Intensiva.
Nella categoria PA e digitalizzazione ha vinto l’Agenzia del Demanio, con Viola Albino, che ha presentato il progetto Sperimentazione delle procure digitali – Patrimonio digitale e dematerializzazione degli appalti pubblici. Secondo classificato è statp Corrado Sartena del Comune di Bologna con la Dematerializzazione dei procedimenti edilizi.
L’Agenzia ha commentato il premio sottolineando il fatto che gestendo e valorizzando un’ampia fetta del patrimonio immobiliare pubblico, ha aderito con convinzione all’idea di servirsi di processi di digitalizzazione avanzata come il Bim, che ha adottato dal 2016 per dotare i singoli beni del Fascicolo Digitale, una raccolta strutturata di dati e modelli tridimensionali, totalmente dematerializzata.
Per l’Agenza del Demanio il Bim è infatti uno strumento fondamentale per costruire un modello innovativo di gestione del portafoglio basato sulla conoscenza tecnica degli asset approfondita e aggiornata e in grado di migliorare anche la qualità in fase di progettazione ed esecuzione dei servizi e dei lavori di manutenzione e riqualificazione, assicurando trasparenza e riducendo tempi e costi di realizzazione.