«Il mercato dei software Bim – ci dice Nicola Baraldi, Construction Market Manager di TeamSystem – sta registrando un andamento molto positivo. In particolare, negli ultimi due anni questo nuovo approccio metodologico ha conosciuto una grande espansione fra i professionisti. Lo dimostra il moltiplicarsi degli studi di progettazione di varie dimensioni che hanno deciso di strutturarsi, innanzitutto dal punto di vista delle risorse umane. L’entrata in vigore del Decreto Ministeriale 560/2017 e progressiva introduzione dell’obbligatorietà del Bim è certamente un ulteriore fattore propulsivo, di cui il mercato non potrà che giovarsi».
Str è la società del gruppo TeamSystem che offre soluzioni e servizi per rendere più efficace e competitiva l’attività di professionisti, artigiani, imprese edili e impiantistiche, general contractor, enti pubblici e stazioni appaltanti, gestori di patrimoni immobiliari e operatori del facility management.
Attualmente, secondo Baraldi i prodotti più richiesti nel settore delle costruzioni sono i software di authoring per la generazione di modelli Bim.
Verso il 5D
Contemporaneamente cominciano ad avere una crescente diffusione anche i programmi specifici che offrono funzioni avanzate di integrazione tra il modello 3D e le cosiddette dimensioni 4D e 5D del progetto, ovvero il controllo dei relativi tempi e costi di esecuzione.
A farne uso sono soprattutto i professionisti della progettazione ma, viste le molteplici funzionalità che l’approccio Bim consente di gestire, questi software stanno diventando sempre più interessanti anche nell’ambito delle attività d’impresa.
TeamSystem Construction è oggi la prima piattaforma digitale per il settore del building, un sistema unico integrato, in grado di rispondere a tutte le esigenze della filiera delle costruzioni in ogni fase del progetto, dalla sua ideazione e sviluppo all’esecuzione fino alla manutenzione dell’opera e alla gestione.
Una di queste soluzioni tecnologicamente avanzate e gestite in cloud è Easy Computo, uno strumento evoluto e flessibile per generare preventivi, gestire i costi di commessa, pianificare e programmare lavori, supportare la direzione lavori e la gestione del cantiere. È una piattaforma cloud dedicata ad architetti, ingegneri e imprese per effettuare l’analisi prezzi, realizzare il computo metrico e condividerlo con il committente e con tutti gli attori coinvolti.
«Oggi la Pubblica Amministrazione – ci spiega Baraldi – cui l’entrata in vigore del decreto 560/2017 impone obblighi precisi continua, sconta senza dubbio dei ritardi nell’allineamento all’approccio metodologico del Bim, sia dal punto di vista della formazione delle risorse umane, sia sotto il profilo della strutturazione funzionale. Siamo tuttavia convinti che questo gap sia destinato progressivamente a colmarsi, e già ora non mancano realtà di eccellenza perfettamente in sintonia con la trasformazione metodologica apportata dall’approccio Bim. La digitalizzazione, è la chiave dell’interconnessione della filiera del settore edile e dell’incremento della sua produttività. Il prossimo futuro vedrà una concretizzazione esponenziale delle potenzialità offerte da queste tecnologie, sia in termini di valorizzazione delle relazioni fra gli attori del processo costruttivo che di evoluzione e ottimizzazione dei processi di filiera derivanti dalla loro applicazione».
Il salto di qualità è adesso
Come in ogni cambiamento epocale – e l’entrata in scena del Bim è uno di questi – il principale scoglio da superare resta il salto di qualità metodologico che il Building Information Modeling comporta. L’obiettivo è far comprendere, innanzitutto, che il Bim non è un software ma un approccio sistemico. Si tratta di un processo lungo che, naturalmente, richiede tempo.
«Sia considerando il Bim – sottolinea Nicola Baraldi – un catalizzatore per l’innovazione tecnologica mirata a favorire la collaborazione in tempo reale fra gli attori, sia che questa collaborazione sinergica diventi lo scenario produttivo e professionale che spingerà il Bim verso la sua definitiva affermazione, si tratta comunque di due fenomeni strettamente collegati fra loro che già stanno cambiando il mondo dell’edilizia. In entrambi i casi, il prossimo futuro vedrà una concretizzazione esponenziale delle potenzialità offerte da queste tecnologie, non solo in termini di valorizzazione delle relazioni fra gli attori del processo costruttivo, ma anche di evoluzione e ottimizzazione dei processi di filiera derivanti dalla loro applicazione».