Hilti Productivity Lab: automazione e sostenibilità nell’ambito delle costruzioni

Hilti Productivity Lab

Hilti Italia, con il contributo scientifico del Commercial Excellence Lab di SDA Bocconi School of Management, ha organizzato il secondo Productivity Lab presso il nuovo campus dell’Università Bocconi, un esempio d’eccellenza di architettura contemporanea e sostenibilità urbana. Ancora una volta il mondo delle aziende ha incontrato quello della ricerca per costruire tutti assieme la visione del futuro. Una giornata “produttiva” fatta di interventi del Commercial Excellence LAB di Bocconi e del Board di Hilti Italia, testimonianze dirette di clienti quali Wood Beton e Schindler, tavole rotonde con la partecipazione di Assimpredil ANCE e del network Theatro, arricchita da sessioni di workshop interattivi.

“Essere partner per la produttività oggi significa molto più che fornire strumenti digitali: significa costruire, fianco a fianco con le imprese, un percorso consapevole di trasformazione. Hilti accompagna le aziende nel cambiamento ascoltando le loro esigenze, analizzando i processi, identificando opportunità di miglioramento e guidandole attraverso soluzioni su misura. Lo facciamo grazie a consulenti esperti, presenti sul territorio, che non si limitano alla formazione tecnica ma diventano veri alleati nel cambio di passo. In un settore come quello delle costruzioni, che nasconde un potenziale economico stimato in dieci miliardi di euro, liberare valore attraverso il digitale non è un’opzione: è una responsabilità condivisa. È proprio per questo che Hilti introduce tecnologie e competenze per trasformare l’innovazione in produttività tangibile. Questo, per noi, vuol dire essere davvero partner nel cambiamento” – ha introdotto Alessandro Savino, Direttore Generale di Hilti Italia, aprendo così il Productivity Lab.

Hilti Productivity LabLa sfida della produttività nel mondo delle costruzioni: le ricerche del Commercial Excellence Lab di SDA Bocconi School of Management

Il focus tematico guidato da Paola Caiozzo, Senior Lecturer di Leadership, Organization and Human Resources presso SDA Bocconi School of Management e da Paolo Guenzi Professore Associato presso Università Bocconi si è focalizzato sulla produttività nel settore delle costruzioni. Questa continua a essere storicamente più bassa rispetto ad altri comparti economici, evidenziando l'urgenza di una trasformazione strutturale. In tale scenario, la digitalizzazione emerge come leva decisiva per migliorare efficienza e performance, grazie all’introduzione di strumenti come l’analisi dei dati, le app e il Building Information Modeling (BIM).

Il quadro competitivo italiano accentua la complessità della trasformazione:

  • Crescita media annua della produttività (2014–2023) dello 0,5%, contro l’1,1% della media UE.
  • Dal 1995 al 2023, l’Italia ha registrato un tasso medio di crescita della produttività del lavoro dello 0,4% vs 1,5% in UE
  • Crescente difficoltà a reperire manodopera specializzata

Il comparto edilizio, condizionato da normative europee che impongono la decarbonizzazione entro il 2050 - considerando che gli edifici assorbono il 40% dell’energia in UE e generano un terzo delle emissioni - è chiamato a rispondere su tre fronti: economico, ambientale e sociale. L’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) e la sostenibilità, quest’ultima una volta percepita come freno nel mondo delle costruzioni, si rivelano oggi veri e propri driver di innovazione. La capacità di integrare queste dimensioni sarà fondamentale per le imprese che vogliono rimanere competitive e contribuire a un futuro più efficiente e responsabile.

Le risorse per innovare oggi non mancano. Con 78,7 miliardi di euro destinati al settore delle costruzioni, il PNRR rappresenta un’occasione senza precedenti. Il 38% dei fondi è vincolato a progetti green, il 26% a infrastrutture per la mobilità e il 5% a digitalizzazione e innovazione.

Tuttavia, gli ostacoli dichiarati dalle imprese generano delle sfide rilevanti:

  • il 42% riconosce una carenza di competenze digitali
  • il 39% delle imprese individua nella mancanza di budget un fattore limitante

Il tema, dunque, non è la mancanza di investimenti, ma la capacità di metterli a terra in modo efficace. Per le imprese edili, la vera sfida è ripensare radicalmente come si progetta, si costruisce e si gestisce il patrimonio edilizio, adottando tecnologie capaci di coniugare produttività, sostenibilità e valore di lungo periodo.

Per affrontare questo scenario, Hilti propone di adottare soluzioni integrate ma modulari che spaziano dalla gestione dei beni e del personale alla supervisione dei progetti e delle attività operative, sempre accompagnate dal supporto consulenziale. Un modello d’offerta costruito proprio per consentire a ogni realtà di implementare solo ciò di cui ha bisogno, quando ne ha bisogno, senza forzare una reingegnerizzazione massiva.

Hilti Productivity LabLa voce dei Clienti: Schindler Italia e Wood Beton

Matteo Napoli, CEO di Schindler Italia, ha parlato di produttività partendo da una sfida concreta: rendere l’efficienza un concetto accettato e condiviso all’interno dell’azienda. Ha raccontato come l'uso della tecnologia come tablet, sistemi predittivi e connettività permetta di ridurre i tempi di manutenzione e migliorare l’efficacia degli interventi sugli impianti. Tuttavia, introdurre innovazione significa anche affrontare barriere culturali, sia all’interno dell’impresa che tra i clienti. Napoli ha sottolineato anche l’importanza di formare giovani tecnici “nativi digitali”. Ha infine evidenziato il valore della combinazione tra metodo e creatività, invitando il settore italiano a rafforzare struttura e disciplina per sfruttare appieno la genialità propria del nostro Paese.

Giovanni Spatti, Amministratore Delegato e Direttore Tecnico di Wood Beton, ha raccontato l’esperienza di Wood Beton nel portare avanti soluzioni innovative nella prefabbricazione edilizia con moduli industrializzati, completamente preassemblati in stabilimento, comprensivi di impianti, finiture e vani ascensori. Ha mostrato come la prefabbricazione consenta risparmi significativi su calcestruzzo, trasporti e tempo lavoro, migliorando la qualità della vita degli operai e riducendo l’impatto ambientale. La digitalizzazione è un fattore chiave: attraverso il BIM e strumenti avanzati di progettazione integrata è possibile realizzare prodotti complessi e personalizzati, con benefici misurabili in termini di sostenibilità ambientale, efficienza produttiva e sicurezza per i lavoratori. Il messaggio conclusivo è stato un invito al coraggio imprenditoriale e all’adozione convinta dell’innovazione per affrontare le sfide del settore.

Hilti Productivity Lab, la voce delle Associazioni: ANCE e Theatro Italia

Durante la tavola rotonda coordinata da Veronica Pirovano, Direttrice Vendite di Hilti Italia, sono emersi diversi spunti legati a produttività, digitalizzazione, change management e sostenibilità nel settore delle costruzioni. Si è discusso delle difficoltà nell’adozione della tecnologia, in particolare nelle PMI, a causa di barriere culturali, carenze di competenze e preoccupazioni legate al controllo. È stato sottolineato il valore della tracciabilità digitale, del monitoraggio degli asset e della riduzione degli errori per incrementare l’efficienza.

Il concetto di “patologie edilizie” ha evidenziato come una progettazione non integrata generi inefficienze che si trascinano fino in cantiere. Le testimonianze di Giovanni Deleo, Vicepresidente Tecnologia ed Innovazione di Assimpredil ANCE e Alvise Dolcetta, Network and Business Development Director di Theatro Italia hanno ribadito l’importanza della progettazione integrata, della formazione e degli strumenti digitali per ridurre sprechi e migliorare la qualità complessiva dei progetti. La sostenibilità è una leva strategica, come dimostrato da progetti come il “Cantiere Impatto Sostenibile” promosso da AssimpredilANCE nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa, con otto impegni concreti su decarbonizzazione e tutela dell’ambiente, legalità, sicurezza, contratti trasparenti e inclusione sociale.

Oggi ho avuto ancora una volta la conferma che c’è un reale interesse e una volontà da parte di tutti di adottare più digitalizzazione nel mercato delle costruzioni in Italia. Non è una moda, è un must. La digitalizzazione definisce il futuro del settore. Ma comporta anche molti cambiamenti, e questi vanno gestiti nel modo giusto per trarne benefici reali. Offrire soluzioni digitali semplici, intuitive e personalizzabili, investire nella formazione continua e nell’assistenza post-adozione e rafforzare il dialogo con associazioni e imprese per affrontare insieme le sfide del cambiamento: solo così si potrà davvero guidare la trasformazione del settore”, ha dichiarato Yves Van Den Kieboom, Direttore Marketing di Hilti Italia

Noi facciamo un lavoro bellissimo: costruiamo spazi che diventano vita, luoghi che accolgono sogni, attività e comunità. Ma non possiamo limitarci a migliorare il cantiere: dobbiamo migliorare l’intero mondo delle costruzioni, ripensandone i processi, le relazioni, le ambizioni. E questo cambiamento non può avvenire individualmente. Serve coraggio, visione, ma soprattutto collaborazione. Solo lavorando insieme - progettisti, imprese, associazioni e fornitori - possiamo rendere davvero il nostro settore più attrattivo, sostenibile e generativo di valore per tutti”, ha concluso Luigi Ancona, Direttore vendite di Hilti Italia.

Ulteriori informazioni su Hilti Italia sono disponibili sul sito ufficiale dell’azienda.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome