
La mobilità del futuro sarà elettrica, connessa e sempre più governata dal software: è il quadro emerso durante RE:MOBILITY, l’evento organizzato da Teoresi Group al MAUTO – Museo nazionale dell’Automobile, dove aziende, centri di ricerca e car maker hanno discusso i trend che stanno ridefinendo l’automotive europeo. Secondo le analisi condivise, oltre il 90% delle aziende del settore considera ormai inevitabile la transizione verso modelli “software-driven”, trasformazione che sposta il baricentro dell’innovazione dall’ingegneria meccanica alle piattaforme digitali.
Verso l’auto software-defined: servizi, sicurezza e funzioni che si aggiornano da remoto
Oggi una vettura può contenere oltre 100 milioni di righe di codice, più di quelle presenti in un aereo o in un jet. Di fatto diventa uno “smartphone su ruote”, capace di aggiornare funzioni da remoto, attivare nuovi servizi e personalizzare l’esperienza di guida. In questo scenario Teoresi lavora su tecnologie che permettono ai veicoli di “vedere” e “sentire”, integrando sensori, sistemi intelligenti e funzioni avanzate: dalla frenata automatica d’emergenza al mantenimento di corsia, fino alle prime applicazioni di guida autonoma e cooperativa basate su connettività 5G e 6G.
Il monitoraggio biometrico, la prevenzione della sonnolenza e l’analisi dello stile di guida consentono al veicolo di adattare il comportamento alle condizioni del guidatore, anticipando situazioni di rischio. La protezione da attacchi informatici è parte integrante della visione: Teoresi sviluppa soluzioni di cybersecurity per difendere il veicolo connesso e garantire la sicurezza di dati e persone.
Connettività, guida autonoma ed ecosistema cooperativo tra auto e infrastrutture

Il passaggio alla guida autonoma richiede un dialogo continuo tra veicoli, infrastrutture e servizi. Teoresi è impegnata in progetti che coniugano sperimentazione tecnologica e collaborazione pubblico-privata, come ENVELOPE, in cui viene testata l’applicazione del 5G e del futuro 6G alla mobilità autonoma.
La società ha sviluppato un prototipo di citycar elettrica autonoma dotata di sensori LiDAR, telecamere HD, radar e GPS. Il veicolo elabora grandi volumi di dati in tempo reale, riconosce pedoni, rallenta o si ferma autonomamente e gestisce manovre complesse come la svolta a sinistra. La comunicazione V2X consente di condividere informazioni utili a regolare traffico, consumi ed emissioni. Una demo presentata nello Spoke 7 di MOST mostra come i veicoli possano coordinarsi in caso di incidente, interagendo anche con gli impianti semaforici.
Materiali innovativi, idrogeno e soluzioni di ricarica per un veicolo più sostenibile
La sostenibilità parte dalla progettazione. Teoresi partecipa ai progetti di ricerca del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), dove si studiano materiali compositi e resine a indurimento rapido in grado di ridurre il peso dei veicoli fino al 50% rispetto all’acciaio, migliorando autonomia ed efficienza.
Per la logistica urbana vengono sperimentati prototipi di veicoli commerciali a idrogeno, equipaggiati con sistemi di percezione e scambio dati con l’infrastruttura per ottimizzare consumi e sicurezza. Le fuel cell, le postazioni mobili di ricarica e le soluzioni di battery swapping abilitano un modello energetico distribuito, con tempi di rifornimento più rapidi e minori emissioni.
Coopetition e filiera: collaborare per restare competitivi
L’automotive europeo sta affrontando una trasformazione strutturale. Teoresi sottolinea come la coopetition – la collaborazione tra imprese concorrenti – sia ormai indispensabile per integrare competenze meccaniche, elettroniche e digitali, accelerare la transizione verso veicoli software-defined e valorizzare la capacità ingegneristica italiana ed europea. La condivisione di know-how, infrastrutture e piattaforme permette infatti di scalare tecnologie chiave come batterie e software di bordo.
Mobilità integrata: dall’auto alla ferrovia, fino ai droni e alla urban air mobility
L’innovazione non riguarda solo l’auto. Teoresi lavora su un ecosistema in cui strada, rotaia e cielo condividono dati e infrastrutture. Nel settore ferroviario sviluppa sistemi come il Train Control Monitoring System (TCMS) e soluzioni di signalling per migliorare sicurezza e affidabilità dei convogli. Le competenze maturate nell’automotive vengono trasferite anche all’air mobility: droni per la consegna di merci, monitoraggio delle infrastrutture e prototipi di propulsione a idrogeno testati tramite Digital Twin. Obiettivo: creare piattaforme interoperabili basate su sensori, AI e connettività 5G/6G.






