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Il Bim all’Elba: Studio Tecne 2000

Lo Studio Associato Tecne 2000, con sede a Portoferraio in provincia di Livorno, utilizza Archicad come software per lo sviluppo delle commesse. “Ho conosciuto Archicad ai tempi dell’università – racconta l’Architetto Massimiliano Pardi, socio fondatore dello studio Tecne 2000 – quando ancora si chiamava Radar e ne ho riscontrato fin da allora la facilità di utilizzo, dopo la laurea ho quindi convinto lo studio a investire in questo software e acquistare la licenza e abbiamo iniziato con Archicad 6”.

Da qualche anno lo studio sta sperimentando l’implementazione del Bim. Sottolinea l’Architetto Massimiliano Pardi “Oggi utilizziamo l’ultima release di Archicad e lavoriamo anche in Teamworks il sistema Bim oriented per la collaborazione tra i professionisti anche se devo dire che ancora viviamo qualche ritardo soprattutto in alcuni settori che fanno ancora fatica ad utilizzare l’esportazione per lavorare in modo collaborativo. Noi però vediamo nel Bim un importante futuro”.

Il Bim per Studio Tecne 2000 significa anche l’apertura alle nuove tecnologie e ai nuovi dispositivi per l’ausilio alla progettazione. “Lavoriamo con i rilievi in 3D del terreno – racconta il Geometra Marco Pardi, socio dello Studio Tecne 2000 – che poi riportiamo in Archicad e li modelliamo a livello tridimensionale, un’operazione che ci permette di comprendere molte cose sui possibili sviluppi del progetto. Archicad ci permette una migliore qualità di lavoro non solo nella fase di progettazione, ma anche in cantiere grazie alla possibilità di rendere più dettagliato e specifico il progetto. Stiamo sperimentando anche l’utilizzo di nuvole di punti acquisite tramite droni che possiamo poi importare nel software con grande facilità”.

L’approccio Bim ai progetti ha richiesto la necessità di una formazione mirata e specifica nella quale lo studio è stato supportato da Graphisoft e da Fermat Design il rivenditore locale Archicad con cui lo studio Tecne 2000 ha attivato una ottima collaborazione.

Il Bim sta aiutando lo studio anche a sviluppare la propria sensibilità verso la progettazione ambientale e la bioarchitettura.

Le potenzialità del software Archicad lo studio Tecne 2000 le ha riscontrare in un recente progetto realizzato in un contesto sottoposto a tutela naturalistica, il Bar Reef Sansone, che si colloca su un promontorio affacciato sulla spiaggia all’interno della Costa Bianca di Portoferraio nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

L’idea progettuale nasce dall’esigenza di realizzare un’opera che diventasse una struttura amovibile a servizio della spiaggia di Sansone.

Il progetto quindi si è andato ad inserire in un contesto naturalistico sottoposto a tutela paesaggistica e ha quindi richiesto soluzioni particolari per la sua realizzazione.

I nuovi volumi e gli spazi funzionali sono stati inseriti nel contesto naturalistico, privilegiando l’utilizzo di materiali naturali, mentre la progettazione del verde è stata pensata per disegnare aree di relax ombreggiate che, grazie ai contorni sfumati dello stesso, permette alla macchia mediterranea stessa di penetrare nel progetto, diventando così un ulteriore esempio di ricerca di integrazione con la dimensione naturale.

L’edificio si compone di tre livelli con i locali tecnici e i servizi igienici al piano rialzato, la cucina, l’area bar e due terrazze esterne al secondo e la terrazza belvedere con il giardino pensile all’ultimo ed è rivestito esternamente con doghe in legno naturale il cui colore richiama quello dei tronchi di leccio che circondano la struttura. La facciata è inoltre ricoperta in gran parte da due orti verticali che si contraddistinguono per la presenza di erbe aromatiche che crescono spontaneamente in questi luoghi. Un giardino pensile sulla terrazza superiore racchiude in sé alcune piante della macchia mediterranea per ritrovare e far riconoscere la vegetazione tipica dell’area.

La struttura a telaio del manufatto, realizzata completamente a secco in ferro e legno prefabbricato – racconta Massimiliano Pardi – ci ha permesso di realizzare l’opera senza eseguire movimenti terra. Pure i solai di calpestio interni e le terrazze esterne, realizzate in pagliolato in legno, sono sollevati da terra per non modificare il profilo originario del terreno sottostante. Per non contaminare il sito durante la fase di realizzazione, si è optato per l’utilizzo di materiali naturali come i pannelli isolanti in fibra di legno, per le pareti esterne a telaio, e i materassini in lana vergine di pecora per le pareti interne e la correzione dei ponti termici. Tutto questo materiale montato a secco, permetterà al momento dello smontaggio dell’intera struttura, di lasciare lo stato dei luoghi come trovato in origine. Tutti gli impianti sono di nuova generazione e con l’utilizzo del fotovoltaico e accorgimenti bioclimatici, l’edificio è risultato in classe energetica A4”.

Altrettanto rilevante per il percorso di implementazione del Bim dello studio è il progetto del parco acquatico Elbaland che è attualmente in fase costruttiva. Sulla stessa area esisteva già un parco a tema che negli anni era stato completamente dimenticato. Il progetto ha quindi richiesto l’intervento sulle strutture esistenti e la creazione di nuove.

Anche in questo intervento – racconta Massimiliano Pardi – abbiamo cercato di essere il più sostenibili possibile. Stiamo utilizzando un legno proveniente da foreste con marchio FSC (Forest Stewardship Council) sistema di certificazione forestale internazionale – prosegue il progettista – che garantisce che il prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite. Abbiamo potuto lavorare in Bim grazie al lavoro collaborativo della ditta Brione Holz Srl di Trento che utilizza Archicad e un ambiente condiviso questo ci ha permesso una perfetta interazione che ha velocizzato sia la fase progettuale sia la fase esecutiva”.

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