Un progetto accademico internazionale realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano evidenzia il contributo del Bim per la conoscenza, l’analisi, la pianificazione, la protezione e utilizzo di edifici storici nell’insegnamento agli studenti nel campo dell’architettura.
Politecnico di Milano e Harpaceas insieme alla University of Technology di Lublin (Polonia) e alla University of Technology di Brno (Repubblica Ceca), si sono aggiudicati il bando Heritage Bim – Enhancing Digital Competences of Students of Architecture, inquadrato nell’ambito dell’offerta formativa europea Erasmus+, programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa.
Il team di lavoro è composto da ricercatori e docenti provenienti dalle università coinvolte, con Harpaceas come unico partner industriale, coordinati sul fronte italiano da Nora Lombardini – Professore Associato di Restauro al Politecnico di Milano.
L’obiettivo del progetto è l’introduzione del sistema Bim e di software Bim oriented nel processo di insegnamento della protezione del patrimonio storico architettonico, adattando la didattica alle esigenze della pratica degli studi di progettazione, e – nel prossimo futuro – anche alle esigenze di gestori e appaltatori di edifici storici recuperati.
I software di progettazione architettonica Bim vengono generalmente utilizzati nella progettazione di nuove strutture. Tuttavia, il loro utilizzo nell’ambito della conservazione e del restauro di edifici storici crea ulteriori opportunità.
Prima di tutto, consente l’inclusione al processo di progettazione della documentazione preparata utilizzando la scansione laser.
Tale tecnica consente infatti di eseguire un inventario molto accurato di oggetti storici (modelli 3D), che “incorporati” nel software Bim diventano la documentazione di base per la pianificazione e la progettazione di opere di conservazione, ristrutturazione e adattamento. L’uso della scansione laser per l’inventario, la visualizzazione e la valutazione delle condizioni tecniche degli edifici storici riduce significativamente i tempi di questi lavori e i loro costi.
Per questi obiettivi è stato utilizzato il software Bim Allplan Architecture, prodotto da Allplan del gruppo tedesco Nemetschek, per la riproduzione in digitale degli edifici storici oggetto dell’analisi.
Inoltre, per la gestione delle nuvole di punti e la loro importazione nell’ambiente Bim di progettazione, il software utilizzato è Scalypso prodotto dalla stessa casa tedesca.
Il fine ultimo è quello di delineare una corretta metodologia di intervento per la conoscenza, l’analisi e la gestione del bene architettonico nell’universo BIM e nella pratica architettonica contemporanea.
Il progetto Heritage Bim realizza, inoltre, un syllabus formativo specifico testato dalle Università coinvolte grazie a un’analisi approfondita delle procedure che, dal rilievo con metodologie tradizionali e avanzate, permette di modellare edifici, con piattaforme di Bim authoring, e di raccogliere la documentazione in un sistema di inventario utile all’intervento sul patrimonio architettonico esistente.