Home Pubblica Amministrazione I profili professionali del Bim nell’Amministrazione Pubblica

I profili professionali del Bim nell’Amministrazione Pubblica

La norma UNI 11337-7 ha disciplinato, ai fini della qualificazione e della certificazione, i profili professionali non regolamentati relativi alla gestione delle informazioni attuabile (anche) attraverso la modellazione delle informazioni.

Come è possibile affrontare il tema per le amministrazioni pubbliche, di là del fatto che il DM 560/2017 non renda esplicitamente obbligatoria alcuna forma di qualificazione e di certificazione per gli operatori delle stazioni appaltanti e delle amministrazioni concedenti?

Per rispondere a questo interrogativo occorre ricordare, anzitutto, che, in termini di digitalizzazione, la funzione primaria della Domanda Pubblica, sia in veste di committente di cespiti disponibili e indisponibili sia di gestore del patrimonio immobiliare e infrastrutturale pubblico, è quella di acquirente e di utilizzatore di modelli e di strutture di dati numerici, possibilmente strutturati, finalizzati alla ottimizzazione della gestione dei beni sopraddetti nel loro ciclo di vita, grazie ai cosiddetti gemelli digitali.

Da questo fondamentale assunto discende la necessità di disporre eventualmente di uno o più Bim Manager che abbiano assunto, di concerto, con l’Organization CDE Manager, il governo integrale di considerevoli moli di dati da cui estrarre e produrre valore per l’amministrazione pubblica nel Programme e nel Portfolio Management.

Profili professionali, il Bim Manager

Il Bim Manager, di intesa con la dirigenza apicale delle unità organizzative, opera a supporto dei singoli Responsabili Unici dei Procedimenti inerenti al Codice dei Contratti Pubblici e dei Bim Coordinator dei singoli Project.

Egli o ella opererà, a prescindere dalle amministrazioni che abbiano anche funzioni autorizzative (ad esempio, per quanto riguarda i titoli abilitativi concernenti l’edilizia privata), al fine di disporre di una adeguata conoscenza geo-spaziale e digitale (volgarmente «Gis» e «Bim», in primo luogo) del patrimonio di competenza dell’amministrazione, incrementando l’efficacia delle scelte in materia di Asset Management, di Property Management e di Facility Management.

Sarà, in effetti, il Bim Manager dell’amministrazione pubblica a curare la redazione e l’aggiornamento periodico delle Linee Guida proprietarie e dell’Atto Organizzativo, a sottoporre ai decisori competenti lo schema del piano triennale di investimento strumentale e di formazione, a promuovere attività di Ricerca e Sviluppo.

All’interno di tale contesto, con riferimento ai beni strumentali, sarà, altresì, cruciale che il Bim Manager e il Bim Coordinator incaricato si facciano carico non solo degli Organizational e degli Asset Information Requirements per i singoli Project, oltreché nella ordinarietà dell’esercizio dei cespiti (Operations & Maintenance), bensì anche che gestiscano digitalmente i processi al fine di aumentare il benessere e la produttività dei fruitori, degli occupanti e degli utenti.

Il ruolo del Bim Coordinator

Per quanto riguarda, perciò, il singolo Procedimento attinente al Codice dei Contratti Pubblici, il Bim Coordinator incaricato del soggetto proponente dovrà giungere sino alla definizione dei Project e degli Exchange Information Requirements, in sintonia coi contenuti del Piano di Gestione del Procedimento e del Documento di Indirizzo Preliminare di cui deve farsi carico il Responsabile Unico del Procedimento.

Gli strumenti di Space Programming, di Behavioural Simulation e di Data Modeling saranno, dunque, assolutamente indispensabili per il soggetto proponente che commissiona, internamente o esternamente all’amministrazione, i servizi di progettazione.

In assenza della detenzione di queste conoscenze, abilità e competenze professionali, non si potrà dire che un Bim Coordinator (e, naturalmente, un Bim Manager) possa essere qualificabile o certificabile all’interno di una stazione appaltante e di una amministrazione concedente.

Da tutto ciò deriva spontaneamente anche la padronanza dei dispositivi di Code & Model Checking per la verifica e per la validazione dei progetti.

Si comprenda, pertanto, che, pur non dovendo utilizzare, nella sua funzione committente, gli applicativi di Bim Authoring, il Bim Coordinator, del Procedimento, unitamente ai Bim Specialist della amministrazione pubblica è il primo autore e produttore di contenuti metaprogettuali e di metadati.

Ciò che più conta, tuttavia, è che il Bim Coordinator della amministrazione pubblica nel Procedimento possa agire da Design Manager, così come il Responsabile Unico del Procedimento opera in qualità di Project Manager.

Ovviamente, laddove l’amministrazione pubblica detenga internamente i processi di progettazione e di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, occorrerà seguire metodi e impiegare strumenti caratteristici del Bim Authoring e sarà ipotizzabile che i soggetti interni incaricati debbano predisporre un Piano di Gestione Informativa in risposta al Capitolato Informativo.

Analogamente il Bim Coordinator, in cooperazione con i Bim Specialist, dovrà muoversi secondo metodologie da Information Modeling Enabled Construction Management per le fasi di direzione dei lavori e di coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione, interagente con la controparte contrattuale, con il soggetto incaricato principale e con i soggetti professionali incaricati, oltreché con la commissione di collaudo tecnico-amministrativo e con quant’altri.

A questo proposito, i Project Bim Coordinator e i Project Bim Specialist dovranno costantemente interfacciarci coi Project CDE Manager, per gestire al meglio gli ambienti di condivisione dei dati, da intendersi tanto come luoghi di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici quanti come dispositivi per esercitare la Business Intelligence.

Allo stesso modo, Bim Coordinator e Bim Specialist si muoveranno per le sfere di Asset Management, di Property Management e di Facility Management.

È chiaro, comunque, che al Bim Manager competeranno l’impostazione, l’adozione, l’evoluzione e la supervisione del Sistema di Gestione dei Processi Digitalizzati dell’amministrazione pubblica di appartenenza che abbiano a che fare con i contratti pubblici, con la gestione patrimoniale ed eventualmente coi percorsi autorizzativi nei confronti di altre entità.

A partire dalla natura produttiva di modelli e di strutture di dati propria alla Domanda Pubblica, al Bim Manager, unitamente ai dirigenti apicali delle strutture coinvolte all’interno dell’amministrazione pubblica, è richiesto un grande sforzo progettuale e gestionale che consenta di creare valore attraverso i processi governati attraverso i dati e i relativi algoritmi riconoscitivi e predittivi.

All’amministrazione pubblica serve, perciò, una grande consapevolezza per reclutare e per qualificare le risorse professionali che siano necessarie per la trasformazione digitale.

Si può immaginare che, almeno per i Bim Specialist, per i Bim Coordinator e per i CDE Manager sia, in parte, indispensabile ricorrere a personale strutturato appositamente, mentre per i Bim Manager sarebbe ipotizzabile, almeno parzialmente, formare la dirigenza intermedia e apicale.

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