Sicurezza nei cantieri: perché l’edilizia resta il settore più a rischio e come l’AI può cambiare la prevenzione

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Con oltre un infortunio su dieci (12,3%) e quasi un quarto degli incidenti mortali (23,3%), l’edilizia continua a essere uno dei comparti più pericolosi. Secondo i dati Inail, il settore delle costruzioni concentra il 30% di tutti gli incidenti sul lavoro in Italia, un dato che mette in evidenza l’urgenza di misure efficaci e continuative. Il problema non è solo normativo o culturale: pesa anche un ritardo tecnologico che vede molte imprese affidarsi ancora a controlli manuali e a processi cartacei, mentre altri settori industriali hanno già intrapreso percorsi strutturati di digitalizzazione.

Rischi ricorrenti e condizioni operative complesse

I cantieri edili sono ambienti dinamici, dove interferenze operative, condizioni meteo avverse e spazi in continua trasformazione aumentano la probabilità di errore. Le cadute dall’alto restano la prima causa di infortunio grave o mortale, seguite dagli incidenti legati alla movimentazione di carichi e all’uso improprio di macchine e attrezzature. A questi si aggiungono i rischi elettrici, l’esposizione a sostanze pericolose, i vincoli degli spazi confinati e la scarsa illuminazione che compromette visibilità e tempi di reazione. In un contesto così complesso, ridurre l’incertezza e anticipare i segnali di pericolo è la chiave per salvaguardare persone e continuità dei lavori.

Dalla conformità alla prevenzione proattiva: il ruolo delle tecnologie

L’innovazione digitale sta spostando il baricentro della sicurezza dalla semplice aderenza alle regole alla prevenzione data-driven. Soluzioni basate su intelligenza artificiale, monitoraggio automatizzato e Internet of Things consentono di rilevare in tempo reale situazioni critiche come l’assenza di DPI, l’accesso non autorizzato ad aree interdette, percorsi non sicuri per mezzi e persone o il mancato rispetto delle procedure operative. I sistemi di video-analisi intelligente, i sensori applicati a macchine e dispositivi di protezione, i droni per le ispezioni dall’alto e le applicazioni di realtà aumentata per la formazione consentono di trasformare il cantiere in un ambiente osservabile, misurabile e migliorabile in modo continuo. Particolare valore assumono le tecnologie di time-lapse e analisi visiva automatizzata, capaci di documentare ogni fase del progetto e di generare indicatori oggettivi, preservando al contempo la privacy con oscuramento automatico di volti, mezzi e aree sensibili.

TimelapseLab: monitoraggio live e analisi AI per cantieri più sicuri e tracciabili

In questo quadro si inserisce TimelapseLab, fondata nel 2019 dall’ingegnere Damiano Bauce, con l’obiettivo di portare nel cantiere un controllo continuo e non invasivo. L’azienda sviluppa dispositivi industriali plug-and-play per il monitoraggio da remoto, con SIM dati integrata e riscaldatore per operare anche in condizioni climatiche rigide, che permettono di supervisionare più progetti in tempo reale. Il software proprietario applica modelli di intelligenza artificiale per individuare automaticamente situazioni di rischio, dal mancato utilizzo di caschetti o altri DPI alle collisioni tra mezzi e persone, fino agli accessi non autorizzati e alla presenza di personale a terra a seguito di un possibile incidente. Gli alert vengono inviati immediatamente ai responsabili, rendendo possibile un intervento tempestivo e riducendo ritardi, inefficienze e costi indiretti.

La protezione dei dati è parte integrante del disegno tecnologico. Le segnalazioni vengono anonimizzate e i flussi visivi sottoposti a offuscamento automatico di volti, tabelle identificative e, quando necessario, porzioni del cantiere. Non si tratta di videosorveglianza tradizionale, ma di un sistema di monitoraggio automatizzato conforme al GDPR, pensato per abilitare una sicurezza preventiva e documentata. “Il settore delle costruzioni continua a essere tra i più esposti a rischi e inefficienze. Le tecnologie digitali possono offrire un contributo concreto, trasformando il monitoraggio in uno strumento quotidiano di prevenzione. Grazie a sistemi basati su AI e analisi visiva, oggi è possibile rilevare tempestivamente anomalie operative e carenze di sicurezza, fornendo alle imprese dati oggettivi su cui intervenire. Non si tratta solo di risparmiare tempo o risorse, ma di creare cantieri più trasparenti, tracciabili e sicuri grazie a statistiche e dati puntuali,” spiega Damiano Bauce, ingegnere e founder di TimelapseLab.

Un nuovo paradigma per la sicurezza in edilizia

L’elevata incidenza di infortuni nel comparto edile impone un cambiamento di passo. L’integrazione di strumenti AI-native, analytics e sensoristica sul campo consente di superare la logica dei controlli sporadici a favore di una vigilanza continua, capace di misurare comportamenti, rilevare deviazioni e supportare decisioni rapide. È un approccio che tutela i lavoratori e migliora l’efficienza complessiva del cantiere, trasformando la sicurezza in un vantaggio competitivo e in un fattore di qualità per l’intera filiera delle costruzioni.

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