Ospitiamo l’intervento di Paolo Cappello, General Manager di Air-Connected Mobility, sul tema della gestione della mobilità smart, reso ancora più attuale dall’aumento dei costi energetici
Il panorama della mobilità cittadina è in forte evoluzione: a livello globale la spesa tecnologica rivolta alle iniziative Smart City dovrebbe raddoppiare entro il 2023, e l’Italia non è da meno.
Il Programma Operativo Nazionale (PON) Metro, prolungato fino al 31 dicembre 2023, coinvolge ben 14 città metropolitane: Torino, Genova, Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina e Palermo. In particolare, le iniziative digitali sarebbero maggiormente incentrate su app e portali web per i trasporti pubblici (33%), sottolineando l’importanza della viabilità per le città.
Il nodo dei trasporti è infatti un focus primario per le città del futuro e un’area di particolare interesse per la cosiddetta “green transition”, come dimostrato dal fatto che anche i dati raccolti e analizzati dalle Smart City sono principalmente relativi ai trasporti (64%).
La green transition, soprattutto negli ultimi anni, ha fatto emergere nuovi trend, primo tra tutti la crescita del numero di veicoli elettrici, ma si è anche assistito ad una forte espansione della micro-mobilità, che ha portato all’aumento di veicoli “green”, più etici ed economici e che rispondono inoltre al crescente bisogno di muoversi più rapidamente e in libertà rispetto agli orari e fermate d’obbligo dei mezzi pubblici.
L’elettrificazione, un tema che gode di molta visibilità nei media, soprattutto per la sua dibattuta sostenibilità, non si riferisce solamente alla sostituzione, promossa da incentivi ed agevolazioni, dei veicoli tradizionali a favore dei mezzi elettrici, bensì raggruppa tutte le tendenze ad essa collegata e le misure necessarie per la transizione totale all’elettrico, che, allo stato attuale delle cose, è ancora poco realistica. Questo per via sia della spesa che implica per automobilisti e pubblica amministrazione, sia perché la viabilità urbana non è ancora stata adattata in base alle nuove esigenze. Ad esempio, i servizi di eBike, eScooter e Bike sharing sono sempre più comuni in città, ma la loro integrazione non porta solo benefici: la mobilità urbana non si è ancora adeguata alla loro introduzione e i rischi per pedoni, automobilisti e scooteristi sono non indifferenti, con una media di più di due incidenti al giorno secondo i dati raccolti dall’Istat.
Incoraggiare l’utilizzo di veicoli elettrici, sia di proprietà che in sharing, implica inoltre una serie di interventi da parte della pubblica amministrazione, tra cui l’istallazione di colonnine per la ricarica, e di rastrelliere e sistemi di manutenzione, monitoraggio, ritiro e stoccaggio dei mezzi per quanto riguarda i veicoli in sharing.
Affinché questi interventi siano efficaci, le Smart City devono affidarsi all’analisi di dati, che, non solo permettono ai conducenti di individuare punti di ricarica nei paraggi e ad evitare di fare rifornimento nei momenti di picco, quando l’energia ha un costo maggiore, ma anche alle autorità locali di migliorare la distribuzione e il posizionamento di colonnine e punti di ritiro di veicoli in sharing. In questo modo le amministrazioni avranno anche utili dati concreti sull’utilizzo effettivo dei veicoli messi a disposizione e della riduzione dell’inquinamento urbano.
In vista di una Smart City sempre più connessa ed efficiente, è importante non sottovalutare le innovazioni in ambito IoT e dei sistemi di comunicazione automotive, come la tecnologia Vehicle to Everything(V2X) che permette un flusso costante di dati e informazioni tra veicoli e Smart Cities.
I sistemi V2X combinano le comunicazioni veicolo-network, veicolo-veicolo, veicolo-infrastruttura e veicolo-pedone e promettono di migliorare sicurezza stradale, risparmio energetico e gestione del traffico urbano. Essendo un mercato ancora in via di sviluppo, i benefici dell’introduzione di tecnologie V2X si vedranno solo nel tempo, quando gli strumenti necessari per raccogliere ed interpretare i dati provenienti dai sistemi V2X saranno installati su veicoli e infrastrutture cittadine.
Per quanto riguarda le strategie già diffuse per combattere le emissioni urbane, una delle più comuni è l’introduzione delle Zone a Traffico Limitato, che tuttavia possono portare a tensioni se non gestite correttamente.
Con l’implementazione della Mobilitech, e l’introduzione delle cosiddette “black box”, sistemi per la raccolta di dati installabili sulle vetture, le amministrazioni locali hanno la possibilità di intervenire in modo più puntuale e di raggiungere i loro obiettivi di riduzione delle emissioni rispettando le politiche sociali inclusive.
Mobilità:la Ztl digitale
I dati anonimizzati derivati dai veicoli su strada permettono infatti di individuare aree urbane con un maggior livello di inquinamento, i tragitti tipici dei veicoli più problematici, e di agire premiando una guida consapevole.
Questo approccio digitale alle ZTL riduce il disagio percepito dai cittadini, e grazie all’analisi del comportamento di guida dei singoli, permette di valorizzare una guida a basso consumo, depenalizzando così cittadini che, seppur proprietari di veicoli più inquinanti, sono attenti alle problematiche ambientali.
Un esempio di ZTL digitale è il progetto MoVe-In (Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti), a cui hanno aderito le regioni Lombardia e Piemonte, rispettivamente nel 2019 e nel 2021, e che permette di limitare le emissioni assegnando ad ogni veicolo, in base alla classe ambientale e al combustibile, un tetto di massimo di chilometri annui percorribili sul territorio dei comuni partecipanti.
La crescente disponibilità di dati di mobilità, assieme a IoT e Big Data, oltre all’avanzamento delle nuove tecnologie per analizzarli ed interpretarli, creano nuove possibilità di innovazione per privati e aziende, ma soprattutto per l’amministrazione pubblica, rendendo la pianificazione e la gestione delle Smart City del futuro più efficiente ed efficace.
Per rendere le città di domani più green senza gravare esclusivamente sulle abitudini e il portafogli dei cittadini, dunque, non basta promuovere una singola misura, sia questa l’elettrificazione o l’uso delle ZTL, ma è necessario effettuare valutazioni di insieme sulla mobilità accurate e tempestive avvalendosi dei dati e della mobilitech.