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Il metaverso degli ingegneri per configurare le reti 5G

Ultimamente si sta parlando molto di metaverso per fare riferimento a un nuovo mondo virtuale condiviso o a un gemello digitale del mondo reale in cui le persone, tramite avatar, vengono proiettate in un ambiente totalmente digitalizzato.

Come spesso accade con le innovazioni tecnologiche, però, quello che si offre ai consumatori è qualcosa che già trova totale o parziale applicazione nel mondo industriale o business.

Un collaborazione tra Ericsson e Nvidia ha permesso di realizzare dei modelli digitali di ambienti reali, come ad esempio interi quartieri di Stoccolma, per configurare in maniera più efficace le reti 5G.

Attraverso la piattaforma Omniverse Enterprise di Nvidia, detta anche il metaverso per ingegneri, Ericsson ha sviluppato digital twin che consentono di determinare quali siano i migliori punti all’interno di un’area per l’installazione delle antenne 5G e garantire, così, prestazioni e copertura di rete ottimale.

L’accuratezza di questi modelli 3D, che riproducono con estrema fedeltà non solo edifici ed elementi architettonici ma anche la vegetazione, permette di simulare e studiare l’interazione del segnale con gli elementi presenti nella realtà circostante come, ad esempio, la sua rifrazione su determinate superfici.

I vantaggi derivanti dall’utilizzo della piattaforma Omniverse sono notevoli, non solo in termini di miglioramento delle prestazioni ma anche nel facilitare il rollout del 5G in scenari e ambienti più complessi.

Un metaverso per capire il 5G

L’implementazione delle reti 5G, infatti, sta creando nuove sfide, con oltre 15 milioni di microcelle e torri che verranno implementate a livello globale dagli operatori di rete nei prossimi cinque anni.

Il 5G consente una moltitudine di nuovi casi d’uso che vanno dall’IoT e la produzione alle auto a guida autonoma e alla telemedicina.

Le reti che servono questi casi d’uso operano in ambienti molto diversi. Nuovi tipi di dispositivi entreranno nelle reti e il numero di dispositivi crescerà di ordini di grandezza nei prossimi anni. Questi fattori rendono molto complessa la progettazione e lo sviluppo di prodotti e reti 5G.

Senza un approccio digital twin, l’interazione tra i trasmettitori radio, l’ambiente, gli esseri umani e i dispositivi in ​​movimento doveva essere compresa con meno dettagli. E molte funzionalità dovevano essere testate sul campo solo dopo che le reti erano già state costruite.

Come dice Germán Ceballos, ricercatore presso Ericsson, “prima di utilizzare Omniverse, la copertura e la capacità delle reti venivano analizzate semplificando molti aspetti delle interazioni complesse, come i fenomeni fisici e gli aspetti della mobilità. Ora siamo in grado di simulare implementazioni e funzionalità di rete in una scala estremamente dettagliata“.

La creazione di un gemello digitale end-to-end su scala cittadina si traduce in cicli di sviluppo più rapidi, una migliore ottimizzazione della rete e, in definitiva, reti migliori e più veloci perché fornisce informazioni rapide su quali prodotti installare e dove.

La piattaforma Nvidia Omniverse fornisce tecnologie che consentono a Ericsson di modellare accuratamente le prestazioni della rete attraverso elementi ambientali dinamici.

Il ray tracing in tempo reale con accelerazione Nvidia RTX consente ai ricercatori di vedere rappresentazioni precise della qualità del segnale in ogni punto della città, in tempo reale, cosa che prima non era possibile.

Ciò significa che Ericsson può sperimentare i suoi prodotti di telecomunicazione come il beamforming ed esplorarne l’impatto in modo interattivo e istantaneo.

Inoltre, con le emergenti funzionalità della piattaforma Omniverse come Omniverse VR, gli ingegneri di rete potrebbero presto indossare un visore per la realtà virtuale ed esplorare qualsiasi parte di qualsiasi modello, in scala 1:1, sintonizzando i parametri, l’antenna e letteralmente vedendo gli effetti che non sono visibili nella vita reale.

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