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Smart City Lab, Milano fa il laboratorio delle nuove città

A Milano è in fase di realizzazione un centro di studio e sperimentazione di nuove linee guida per progettare le città del futuro.

Un incubatore di startup che puntano sull’innovazione, lo sviluppo tecnologie d’avanguardia, con l’obiettivo di promuovere scelte sempre più legate alla sostenibilità e al rispetto ambientale.

In sostanza, su quelle caratteristiche in grado di trasformare una città tradizionale in una smart city.

Un progetto avviato a Milano nel 2014 che, nel giro di qualche mese, sarà completato: si chiama Smart City Lab, e vuole essere un laboratorio dove esplorare e mettere in pratica nuove opportunità e metodologie per migliorare la qualità della vita dei cittadini del futuro.

Sorgerà nella zona sud di Milano, in via Ripamonti 88, su un’area ex industriale di circa 4000 metri quadrati – in origine occupata dagli stabilimenti della Pirelli – e da tempo abbandonata, nei pressi dello scalo ferroviario di Porta Romana.

Questo polo dell’innovazione prevede la realizzazione di un edificio che si svilupperà su due piani con una superficie complessiva di 1.600 metri quadrati, circondato da un’area verde di 1000 metri quadrati.

Al suo interno ospiterà numerose funzioni: al piano terreno ci sarà un ampio spazio per il coworking con desk di lavoro in open space e una vasta zona dedicata all’esposizione di soluzioni tecnologiche e allo svolgimento di eventi.

Ci saranno, inoltre, quattro sale per riunioni e incontri formativi e una caffetteria che diventerà un luogo di socializzazione aperto alla città. Al primo piano, invece, sono previsti otto sale per ospitare le start-up con i rispettivi uffici. Il tetto dell’edificio sarà un giardino pensile, pienamente accessibile e utilizzabile per piccoli eventi.

Smart City Lab, storia di un progetto

Smart City Lab nasce grazie a un accordo di programma tra il Comune di Milano, il Ministero dello Sviluppo Economico e l’agenzia Invitalia, responsabile della progettazione e realizzazione dell’immobile.

I lavori di completamento della struttura dovrebbero concludersi all’inizio del prossimo autunno, ma l’apertura del centro non avverrà prima del 2022.

Per quanto riguarda la futura gestione dello spazio, il Comune ha pubblicato la Manifestazione di Interesse esplorativa, tuttora vigente, con lo scopo di raccogliere idee e verificare la partecipazione e il coinvolgimento delle imprese all’iniziativa, in preparazione delle procedure pubbliche per l’individuazione del soggetto gestore.

Al laboratorio per le città del futuro possono partecipare soggetti pubblici, privati o del privato sociale che operano in ambiti strettamente connessi con le finalità del progetto: quindi, nel campo del Civic tech o tecnologia civica (che favorisce la collaborazione fra amministrazione pubblica e cittadini, migliorando la comunicazione grazie allo sviluppo del digitale), la mobilità intelligente, la manifattura 4.0, l’economia collaborative, l’inclusione, la sostenibilità e il risparmio energetico.

Le manifestazioni d’interesse e le proposte progettuali dovranno essere inviate tramite via PEC all’indirizzo plo.bandi@postacert.comune.milano.it non oltre il 1° settembre 2021.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha erogato un finanziamento per la realizzazione dell’opera pari a 5 milioni di euro e il Comune di Milano ha contribuito con altri 500 mila euro per gli arredi e le attrezzature.

La sostenibilità al centro

Le soluzioni impiantistiche della struttura, i materiali utilizzati per le murature e le chiusure trasparenti consentono il raggiungimento della classe energetica A1, il livello massimo previsto dalla normativa nazionale.

L’edificio è dotato di un impianto di riscaldamento e raffrescamento che utilizza acqua di falda mediante sonde verticali che raggiungono una profondità variabile da 100 a 130 metri.

E’ prevista anche l’installazione di un impianto fotovoltaico a parziale copertura dello spazio adibito a parcheggio che sarà posato su una struttura a pilastro e tralicci in metallo. Verrà anche realizzata una vasca per il recupero dell’acqua piovana per usi irrigui.

Lo Smart City Lab avrà una duplice funzione: oltre a essere un incubatore di imprese innovative e un luogo di formazione e mentorship, sarà anche uno showroom di tecnologie e soluzioni all’avanguardia per le città intelligenti, in grado di catalizzare le varie iniziative di promozione, divulgazione e sensibilizzazione in tema di smart city.

Questo nuovo hub sarà un dinamico luogo di scambio, confronto e dialogo fra società già affermate e start-up che guardano al futuro e, nello stesso tempo, un polo di attrazione per investimenti e talenti, ma anche uno spazio dove le imprese potranno mostrare e rendere disponibili soluzioni hi-tech per migliorare la qualità della vita di chi vive nelle città.

 

 

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