Qualche mese fa, Google ha iniziato ad accorpare tutte le soluzioni hardware per la smart home sotto il marchio Nest, fondato originariamente come Nest Labs da ex-ingegneri Apple, diventato famoso soprattutto per il suo termostato smart e acquisito nel 2014 dalla multinazionale di Mountain View.
In occasione di Made by Google 19, l’evento annuale dedicato alle novità hardware dell’azienda, Google ha lanciato diverse nuove soluzioni per la smart home, a partire da due dispositivi del brand Nest.
Nest Wifi
Nest Wifi è la versione riveduta e aggiornata del Google Wifi originale introdotto nel 2016, migliorato ed evoluto in un potente router e access point Wifi con Assistente Google incorporato.
Il sistema Nest Wifi è in realtà composto da due dispositivi separati: il router Nest Wifi si collega direttamente al modem e costituisce la base portante per la rete locale mentre il Nest Wifi point espande la copertura in modo che il segnale sia forte in tutta la smart home. Da questo punto di vista, Nest Wifi è più potente del Google Wifi originale, con una velocità fino a due volte superiore e una copertura fino al 25 percento migliore.
Il sistema, inoltre, è scalabile, quindi consente di aggiungere un altro “punto WiFi” aggiuntivo, successivamente, per coprire un’area maggiore; oppure, è anche possibile acquistare direttamente un pacchetto da tre dispositivi.
La configurazione di Nest Wifi avviene in modo facile tramite l'app Google Home, che guida attraverso l'installazione e consente anche, in seguito, di gestire la rete, insieme agli altri dispositivi connessi supportati.
L'app facilita operazioni quali la condivisione della password WiFi con gli ospiti, l’impostazione della priorità dei dispositivi, i test di velocità del network, la configurazione di una rete guest o la modifica della password. È anche possibile gestire case separate nell’app.
Il Nest Wifi point dispone anche di uno smart speaker con Assistente Google integrato, con le stesse funzioni del Nest Mini, del quale adotta anche lo stesso altoparlante.
Il sistema Nest Wifi non è al momento disponibile in Italia. Google ha parlato di una disponibilità in otto mercati entro il 2019 ma, a parte gli Stati Uniti, non ha specificato quali.
Nest Mini
Il secondo dispositivo presentato è lo smart speaker Nest Mini di seconda generazione (precedentemente noto come Google Home Mini), che, ha informato il produttore, è stata completamente riprogettato rispetto all’originale.
La rivisitazione è partita dalla funzione “core” di uno smart speaker: la riproduzione audio. Da questo punto di vista Nest Mini è stato aggiornato sia nell'hardware che nel software per migliorare le prestazioni audio in generale, e in particolare modo nei bassi. Nest Mini, ha dichiarato Google, offre bassi due volte più potenti dell'originale Google Home Mini e un software proprietario di ottimizzazione audio consente di ottenere il massimo dall'hardware a ogni livello di volume.
È stata naturalmente migliorata anche quella che ormai è diventata la peculiarità principale degli smart speaker, l’interazione vocale. Gli ingegneri di Google e Nest hanno migliorato la capacità del Mini di ascoltare i comandi vocali in ambienti rumorosi. Inoltre, il nuovo Nest Mini regola dinamicamente il volume dell'Assistente, delle notizie e dei podcast in base al rumore di fondo presente in un determinato momento, per non farci perdere alcuna informazione importante.
È possibile collegare Nest Mini agli altri speaker Nest per creare un sistema audio per tutta la casa e di recente Google ha anche introdotto la funzione stream transfer, che consente di spostare musica, audiolibri e podcast da un altoparlante all’altro, o dal telefono, con la voce. Inoltre, con Google Duo sugli speaker Google Home e Nest, è possibile chiamare i dispositivi dall'app Google Home così come utilizzarli in modalità interfono per parlare da un dispositivo all’altro.
Dal punto di vista delle funzionalità per la smart home e dell’Assistente Google, Nest Mini è più potente del Mini originale in quanto è dotato di un chip dedicato al machine learning incorporato, con fino a un TeraOPS di potenza di elaborazione. Questo ha consentito di trasferire alcune esperienze di Assistente Google dai data center dell’azienda direttamente sul dispositivo.
Il design è rimasto quello del Mini originale e le finiture sono Chalk, Charcoal, Coral e il nuovo colore Sky che Google afferma sia stato ispirato dal lago di Como ma che, paradossalmente, in Italia non è disponibile, almeno al momento. L’involucro è realizzato al 100% con plastica riciclata.
È possibile prenotare Nest Mini al prezzo di 59 euro.
Evoluzione dell'ecosistema
Sempre nel corso dell’evento Made by Google ’19, oltre ai dispositivi smart, ai nuovi smartphone Pixel 4 e al nuovo Chromebook Pixelbook Go, l’azienda ha illustrato le novità riguardanti i servizi e la piattaforma.
Google sta rimodulando il modello di pricing del servizio Nest Aware, in modo che sia più semplice da gestire. Inoltre la copertura Nest Aware sarà estesa in modo da includere speaker e display Nest e Google Home; saranno anche introdotte nuove funzionalità.
Il nuovo Nest Aware arriverà all'inizio del prossimo anno nei 19 Paesi in cui il servizio è attualmente disponibile mentre la copertura estesa agli speaker e ai display Nest e altre funzionalità aggiuntive sarà inizialmente disponibili solo negli Stati Uniti.
Una piattaforma aperta e integrata con un alto numero di dispositivi di terze parti porta chiaramente vantaggi agli utenti, ma apre anche sfide importanti sui temi della sicurezza e della privacy. Mountain View aveva già annunciato di voler passare dal programma Works with Nest a Works with Google Assistant. Ora, in occasione del lancio degli ultimi device, l’azienda ha offerto anche un aggiornamento sull’evoluzione dell’ecosistema Google per la smart home.
I dettagli, utili sia per i produttori e gli sviluppatori, che per gli utenti finali interessati, sono consultabili in questo post sul blog di Google firmato da Michele Turner, Director of Product and Smart Home Ecosystem for Google Nest.