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I big data danno velocità al mercato immobiliare

Il termine Proptech (Property + Technology) indica l’insieme di soluzioni, tecnologie e strumenti, come i Big Data, utili all’innovazione di processi, prodotti, servizi e del mercato del Real Estate. Si tratta di un settore fortemente in espansione in tutto il mondo, Italia compresa.

Che gli investimenti per il settore Proptech siano in forte crescita lo confermano i finanziamenti da parte di investitori di tipo venture, che nel 2017 hanno toccato il record storico di 12 miliardi di dollari a livello globale.

Per quanto riguarda l’Italia, il Politecnico di Milano ha individuato 43 realtà Proptech, di cui l’88% basate nel Nord Italia.

Tra gli attori di prima mossa del settore in Europa c’è Housefy, piattaforma immobiliare online che ha recentemente ricevuto un finanziamento 6 milioni di euro per lo sviluppo del mercato italiano.

La piattaforma è in grado di implementare l’ottimizzazione dei processi attraverso la digitalizzazione, in particolare la valutazione dell’immobile online grazie all’analisi dei Big Data e la digitalizzazione di tutti i documenti e le pratiche necessari alla vendita.

Chi è Housefy

Housefy è stata fondata nel 2017 da Albert Bosch, Miquel A. Mora e Carlos Blanco attraverso Nuclio Venture Builder, incubatore di startup spagnolo. È una piattaforma tecnologica che consente di vendere una proprietà senza commissioni e intermediari. Ha venduto 2.000 proprietà attraverso Internet dal 2017 e attualmente opera in Spagna e in Italia. A oggi ha raccolto finanziamenti per 9,7 milioni di euro.

L’obiettivo di Housefy è di eliminare l’intermediazione e mettere in contatto diretto proprietari e potenziali acquirenti, semplificando l’intero processo di compravendita e tagliando le commissioni, con un risparmio medio di 8.000 euro a operazione rispetto alle agenzie immobiliari tradizionali.

Housefy da un lato si occupa di ottimizzare, velocizzare e rendere più economico il processo di compravendita e dall’altro raggiunge un alto livello di trasparenza, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie.

Big Data nella determinazione del prezzo di un immobile

Housefy mette in atto tre fasi di verifica nell’elaborazione dei Big Data utili alla definizione del prezzo di vendita di un immobile:

La prima fase di analisi dei Big Data parte dall’acquisizione di informazioni provenienti dal catasto italiano, che comprende i dati di tutti gli immobili e le informazioni delle transazioni durante gli ultimi decenni, incrociandole con le informazioni di tutte le case in vendita raccolte dai principali portali immobiliari alle quali si sommano le informazioni che Housefy recupera dagli immobili già in vendita sul proprio portale.

Il secondo momento prevede che tutte le informazioni ottenute dall’analisi dei Big Data vengano confrontate e analizzate da esperti del settore. Grazie alla somma tra dati ottenuti e l’analisi dei professionisti, la piattaforma è così in grado di mostrare l’offerta iniziale di vendita della casa

Infine, una volta che l’immobile è in vendita, si raccolgono e utilizzano le informazioni di tutti gli acquirenti di una determinata zona e si quantifica il coefficiente d’interesse della casa. In funzione di questo dato, determinato da visualizzazioni, tasso di conversione, opinioni ricevute, si determina la probabilità di vendita della casa, che può andare dal 100% allo 0%.

Se questo valore è più basso del 50% significa che la casa non è a prezzo di mercato.

Il Proptech: in UK e USA

Esempi del mondo anglossassone hanno fatto da apripista per il settore Proptech mondiale e da modello per diversi mercati, tra questi quello italiano, in forte espansione.

Secondo il Politecnico di Milano, Venture Capitalist (VC) e Business Angels sono attivi in prima linea nel supporto economico-finanziario delle aziende Proptech, in particolare nelle prime fasi di lancio (seed funding) e crescita (round di serie A, B e C).

La stessa Housefy ha di recente ricevuto un round di finanziamento di 6 milioni di euro guidato da Torch Capital, lo stesso che in passato ha investito in Purplebricks nel Regno Unito.

Si tratta del terzo importante finanziamento per Housefy (che in totale ha raccolto 9,7 milioni di euro), in questo caso mirato all’espansione della piattaforma nell’Europa Meridionale, partendo proprio dall’Italia.

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