BIM e gemelli digitali: così il Demanio innova la gestione di 44mila immobili pubblici

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Assobim spiega come il BIM e i gemelli digitali possano essere più che semplici tecnologie, strumenti per una nuova cultura della gestione pubblica.

La trasformazione digitale del patrimonio immobiliare pubblico è ormai una realtà operativa. L’Agenzia del Demanio ha avviato un programma ambizioso e strutturato che punta a rivoluzionare la gestione e la fruizione dei circa 44mila immobili dello Stato attraverso l’impiego sistemico del Building Information Modeling (BIM), dei gemelli digitali e dell’intelligenza artificiale. Si tratta di un intervento strategico per ottimizzare la gestione, la sicurezza e la valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato, che risponde a obiettivi di efficienza, trasparenza, sostenibilità del bene pubblico.

Il patrimonio gestito dall’Agenzia è tra i più estesi e complessi d’Europa: comprende edifici storici, caserme, sedi istituzionali, aree militari, architetture vincolate e immobili di rilevanza strategica. Questo sistema, per lungo tempo frammentato e gestito in modo analogico, richiede oggi un cambio di paradigma fondato sulla digitalizzazione del dato, sulla sua interoperabilità e sulla capacità di prendere decisioni in modo tempestivo e basato su evidenze.

L’introduzione del BIM e dei gemelli digitali rientra in questo scenario evolutivo. Il BIM, già previsto come obbligatorio negli appalti pubblici sopra determinate soglie di importo (dal 1° gennaio 2025, sopra i 2 milioni di euro), consente di creare modelli tridimensionali informatizzati contenenti dati geometrici, energetici, materici, impiantistici e gestionali degli edifici. Questi modelli non sono statici, ma strumenti attivi che permettono di simulare interventi, pianificare manutenzioni, verificare costi e tempi, monitorare le performance e ridurre gli sprechi.

L’Agenzia ha avviato il progetto pilota “BIM per il Patrimonio”, finalizzato alla realizzazione del gemello digitale di alcuni edifici pubblici selezionati. Il gemello digitale è la replica virtuale dinamica di un asset fisico. Non si limita a riprodurre l’immagine o la geometria dell’edificio, ma ne riflette il comportamento in tempo reale, grazie all’integrazione con sensori IoT, piattaforme di monitoraggio e sistemi di gestione. Questo consente una gestione predittiva, l’ottimizzazione delle risorse e l’incremento della sicurezza degli immobili.

Attraverso i gemelli digitali, il Demanio intende creare un ecosistema informativo capace di aggregare tutti i dati rilevanti in un’unica piattaforma. Dati topografici, catastali, documentali, energetici, impiantistici e di fruizione confluiscono in un ambiente digitale centralizzato, accessibile, condiviso e costantemente aggiornato. La funzione di controllo diventa più efficiente e trasparente, con vantaggi concreti nella manutenzione, nella pianificazione degli investimenti, nell’accessibilità e nella valorizzazione culturale e sociale del bene pubblico.

L’uso dell’intelligenza artificiale rappresenta un ulteriore livello di innovazione. L’AI applicata al patrimonio pubblico consente, ad esempio, di analizzare in modo predittivo il ciclo di vita degli edifici, di individuare scenari ottimali di utilizzo, di prevedere la necessità di interventi conservativi o energetici, e di correlare grandi moli di dati in tempo reale. Le tecnologie intelligenti, combinate con il BIM, rappresentano uno strumento di governance avanzata e flessibile, in grado di supportare decisioni complesse in tempi rapidi.

Questo approccio innovativo segna un passaggio storico, verso una gestione integrata, strategica e digitale. L’obiettivo non è solo tecnico o economico, ma anche culturale e civile. Gli immobili pubblici non sono solo spazi da amministrare, ma luoghi da rendere più accessibili, più sicuri, più sostenibili. La digitalizzazione consente di conoscere a fondo ogni edificio, di valorizzarne la storia, di migliorarne l’efficienza e di renderlo parte attiva del territorio.

Il percorso tracciato dall’Agenzia del Demanio dimostra come la digitalizzazione non sia un fine, ma un mezzo per costruire una pubblica amministrazione moderna, trasparente e orientata alla qualità. In questo senso, il BIM e i gemelli digitali non sono semplici tecnologie, ma strumenti per una nuova cultura della gestione pubblica, capace di rispondere alle sfide del nostro tempo con competenza, responsabilità e visione.

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