Maticmind scende in campo per la digitalizzazione dei grandi porti italiani e non solo. Il gruppo ICT, leader in Italia e in costante crescita anche sui mercati internazionali, si appresta ad affrontare questa nuova sfida per implementare la sicurezza negli accessi, gestione dei dati e condizioni lavorative del personale portuale, ottimizzando a sua volta la produttività dei siti.
I cosiddetti Smart Ports, difatti, si affidano alle ultime tecnologie per utilizzare strumenti digitali che rendano l’operatività efficiente e sicura, consentendo di operare in massima sicurezza su banchine e punti di attracco, di ridurre i tempi delle operazioni ed ottimizzare le risorse portuali. Un settore in evoluzione quello marittimo, dunque, che necessita di automatizzare e digitalizzare i sistemi e le procedure. Qui entra in gioco l’expertise di Maticmind che, anche grazie alle ultime frontiere dell’Intelligenza Artificiale, riuscirà a gestire in tempo reale la gran mole di dati e dei segnali di controllo dei sistemi che operano nei porti.
Maticmind adibisce, infatti, una rete affidabile e sicura dedicata all’hub: in questo modo gli asset all’interno dei porti saranno raggiungibili anche in modalità wireless, gestendo da remoto l’intera struttura. La società progetta soluzioni che sfruttano la connettività in tecnologia 5G, dedicate al contesto portuale, evolvendo le attuali strutture verso modelli di Smart Port. Una tecnologia wireless che non ha limitazioni di spazio o di distanze da coprire, con una rete privata 5G non fruibile a livello “consumer” ma dedicata esclusivamente all’operatività del porto.
Un nuovo modello di business per Maticmind, che sta lavorando per iniziare a sviluppare questi progetti in Italia a partire dall’area adriatica, guardando però anche già all’estero. L’acquisizione a maggio di Page Europa è propedeutica a quest’espansione dedicata ai grandi progetti infrastrutturali: c’è molto interesse in merito nei Paesi del Nord Europa, nell’area mediterranea ed indiana.
Considerati gli investimenti che il gruppo sta promuovendo in questo ambito, il prossimo 24 ottobre parteciperà anche all’ADRIA Shipping Summit di Ravenna, gli stati generali della portualità e della logistica del nord-est.
“I porti rappresentano un’infrastruttura fondamentale per il nostro Paese. Hub strategici regolati da processi e procedure complesse, che grazie alla tecnologia possono avviarsi verso un futuro digitalizzato per efficientare i processi e rendere ancora più sicure le operazioni. Maticmind vuole dare il proprio contributo allo sviluppo di quelli che oggi vengono denominati Smart Ports, partendo dall’Italia ma senza escludere espansioni internazionali. Progettiamo e realizziamo reti 5G per gestire la vita operativa di queste strutture, garantendo la continuità dei servizi per dipendenti e clienti h24, 365 giorni all’anno”, dichiara Saverio Caracozzi, Next-Generation Network Manager di Maticmind.
Un tema di stringente attualità per l’Italia, date anche le risorse che con i fondi PNRR il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stanziato per lo sviluppo e l’implementazione dei sistemi informatici degli interporti di rilevanza nazionale. Il Mit ha varato di recente una misura finanziata attraverso fondi provenienti dal Next generation Eu con l’obiettivo di valorizzare gli standard funzionali di interoperabilità definiti dalla Piattaforma logistica nazionale (PLN) per favorire l’interconnessione tra gli hub. Porti smart sono sinonimo di porti green e sostenibili, riducendo il trasporto stradale di merci a vantaggio dell’ambiente e della mobilità.
Ad oggi Maticmind vanta sedi in tutto il Paese, 1500 dipendenti e più di 500 milioni di fatturato, con oltre 1300 clienti di cui 50% rappresentati da realtà pubbliche.