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LOD e gradi di dettaglio nella progettazione Bim

Nel quadro dell’impostazione metodologica e concettuale che caratterizza il Building Information Modeling particolare rilievo ha il tema dei livelli di dettaglio, i cosiddetti LOD, acronimo di Level Of Detail.

I LOD hanno infatti il compito di definire con precisione il livello di approfondimento delle informazioni di varia natura che sono contenute all’interno del modello. In questa ottica, in particolare, i Level Of Detail rappresentano un punto di riferimento definito che permette a tutti i soggetti coinvolti nel progetto di specificare e articolare la costruzione di un modello Bim con un elevato grado di chiarezza circa i suoi contenuti e la massima affidabilità delle informazioni ad esso relative lungo tutte le diverse fasi in cui si articola il processo di concepimento e realizzazione dell’opera.

I Lod hanno la funzione di definire con precisione il livello di approfondimento delle informazioni che sono contenute all’interno del modello

La definizione delle caratteristiche di ogni singolo Level Of Detail in relazione al tipo di elemento considerato è un tema affrontato da due importanti riferimenti normativi, uno di origine statunitense e uno italiano. In ambito americano, l’American Institute of Architects (AIA) ha pubblicato un quadro Level Of Detail per il Protocollo AIA G202-2013 Building Information Modeling, laddove il termine LOD si riferisce al livello di sviluppo necessario in relazione ai contenuti degli elementi del modello; la scelta di utilizzare la definizione “livello di sviluppo” invece di “livello di dettaglio” è motivata dal fatto che un elemento, pur potendo apparire visivamente dettagliato, potrebbe in realtà essere generico.

Quadro riassuntivo dei livelli LOD

Secondo tale documento, il grado di sviluppo ottenibile attraverso la redazione di un modello di edificio definito attraverso un approccio di tipo Bim è suddiviso in cinque livelli:

– LOD 100: l’elemento è rappresentato in maniera generica o con un simbolo ma non soddisfa i requisiti per il LOD 200; ulteriori informazioni sull’elemento del modello possono essere derivate da altri elementi;

– LOD 200: l’elemento è rappresentato con quantità, dimensioni, forma, posizione e orientamento generici; all’elemento possono anche essere collegate informazioni non grafiche;

– LOD 300/350: l’elemento è rappresentato con dimensioni, posizione e orientamento corretto/ l’elemento è rappresentato con dimensioni, posizione e orientamento corretto e si interfaccia correttamente con gli altri elementi del modello;

– LOD 400: l’elemento è rappresentato con dimensioni, posizione e orientamento corretto, si interfaccia correttamente con gli altri elementi del modello, e riporta dettagli relativi a fabbricazione, assemblaggio e installazione;

– LOD 500: l’elemento rispecchia fedelmente la realtà, ed è una rappresentazione verificata in cantiere in termini di dimensioni, forma, posizione, quantità e orientamento.

I LOD permettono a tutti i soggetti coinvolti nel progetto di specificare e articolare la costruzione di un modello Bim con un elevato grado di chiarezza e dettaglio (fonte Graphisoft)

La normativa italiana che fa riferimento ai Level Of Detail è la UNI 11337-4:2017, che ha fra i suoi presupposti la possibilità di utilizzare una qualsiasi delle scale di Level Of Detail esistenti, senza esclusioni o priorità, in funzione delle specifiche esigenze dell’appalto e purché se ne definiscano a priori i riferimenti specifici, le logiche, gli obiettivi e la struttura ai fini della massima trasparenza per i soggetti interessati.

La UNI 11337-4:2017, in particolare, fa propria la distinzione terminologica fondamentale tra LOD, LOG e LOI; in questa ottica il LOD, livello di sviluppo degli oggetti digitali, è composto dai LOG, livello di sviluppo degli oggetti – attributi geometrici, e dai Level Of Detail, livello di sviluppo degli oggetti – attributi informativi.

Visualizzazione dei livelli di dettaglio di un progetto (fonte Autodesk)

Per quanto riguarda la definizione dei singoli LOD, la normativa adotta la scala generale che segue:

– LOD A: le entità sono rappresentate graficamente attraverso un sistema geometrico simbolico o una raffigurazione di genere presa a riferimento senza vincolo di geometria. Le caratteristiche quantitative e qualitative sono indicative;

– LOD B: le entità sono virtualizzate graficamente come un sistema geometrico generico o una geometria d’ingombro. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono approssimate;

– LOD C: Le entità sono virtualizzate graficamente come un sistema geometrico definito. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono definite in via generica nel rispetto dei limiti della normativa vigente e delle norme tecniche di riferimento e riferibili a una pluralità di entità similari;

– LOD D: le entità sono virtualizzate graficamente come un sistema geometrico dettagliato. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono specifiche di una pluralità definita di prodotti similari. È definita l’interfaccia con altri sistemi specifici di costruzione, compresi gli ingombri approssimati di manovra e manutenzione;

– LOD E: le entità sono virtualizzate graficamente come uno specifico sistema geometrico specifico. Le caratteristiche quantitative e qualitative sono specifiche di un singolo sistema produttivo legato al prodotto definito. È definito il livello di dettaglio relativo alla fabbricazione, l’assemblaggio e l’installazione compresi gli specifici ingombri di manovra e manutenzione;

– LOD F: gli oggetti esprimono la virtualizzazione verificata sul luogo dello specifico sistema produttivo eseguito/costruito. Le caratteristiche quantitative e qualitative sono quelle specifiche del singolo sistema produttivo del prodotto posato e installato. Sono definiti per ogni singolo prodotto gli interventi di gestione, manutenzione e/o riparazione e sostituzione da eseguirsi lungo tutto il ciclo di vita dell’opera;

– LOD G: gli oggetti esprimono la virtualizzazione aggiornata dello stato di fatto di una entità in un tempo definito. Sono definiti per ogni singolo prodotto gli interventi di gestione, manutenzione e/o riparazione e sostituzione da eseguirsi lungo tutto il ciclo di vita dell’opera.

Con il contributo di Assobim

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