Quanto più spesso sentiamo parlare di interoperabilità, di custom, di efficienza, di flusso di lavoro innovativo, tanto più ci confrontiamo con i limiti degli strumenti che utilizziamo: è proprio in questo momento infatti che troviamo soluzioni e nuove vie per migliorare e per migliorarci.
A Digital & Bim Italia, (Bolognafiere, 21 e 22 novembre) un laboratorio mostrerà come vi siano molte strade e cercherà di mostrarne una mettendola subito in pratica.
Molti si avvicinano a Revit forse più per le leggende e dicerie sul software per Bim di Autodesk, che per l’effettiva volontà di passare al mondo Bim, in effetti la prima volta che si ammira il comando ”etichetta tutto” lavorare, si rimane a bocca aperta.
Nonostante le molteplici comodità al quale ormai ci abitua però, rimangono alcune domande ricorrenti: perché non si può misurare la distanza tra due punti?
Perché non si può sapere la lunghezza totale di un gruppo di linee?
Perché si è obbligati a modellare una spalletta di muro inclinata come modello generico, o quasi?
Per molto si potrà soprassedere a queste domande, ma se leggi questo articolo è perché anche tu sei stato mosso dalla volontà di trovare risposte, di migliorare il tuo flusso di lavoro, di trarre più vantaggio dal Bim, stanco di vedere sempre più persone postare su LinkedIn video di algoritmi spaziali (dalla dubbia utilità) mentre tu lotti quotidianamente per fare una misura tra due normalissimi spigoli e per computare i metri di battiscopa devi ancora sommare le singole lunghezze con la calcolatrice.
L’ingenuità ed il raziocinio portano a pensare sin da subito che la risposta a tali quesiti sia semplice, visto che essi sono veramente elementari, e allora ci si avventura nella ricerca delle risposte, scoprendo che i tempi ci vengono incontro, sempre più persone si avvicinano alla programmazione, sempre più accessibile è la conoscenza e vi sono sempre più risorse e tutorial molto specifici per imparare, in poco tempo, esattamente ciò che ci serve.
In tempi molto brevi si è in grado di creare comandi personalizzati per il nostro software, ampliando notevolmente le sue, e le nostre potenzialità.
Chi è l’autore
Fabio A. de Agostini è architetto, Bim Manager presso Maffeis Engineering.
Viene da diversi anni da libero professionista nei settori pubblico, privato e retail di lusso, fino all’attuale posizione in una firma di ingegneria internazionale, sempre molto attento a nuove tecnologie e flussi di lavoro.
Questo laboratorio si pone come obiettivi illustrare i vari modi di interagire e se vogliamo, automatizzare Revit, come creare comandi personalizzati e le differenze tra loro, e di creare assieme qualche macro, che rimarranno all’interno del software, di fatto personalizzandolo.
Verranno indicate le principali fonti dove trovare risorse e aiuti. Per la partecipazione non è richiesta nessuna conoscenza di linguaggi di programmazione e sarà completamente in italiano.