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Gli edifici intelligenti hanno bisogno di reti intelligenti

Giovanni Prinetti, Solution Marketing Manager di Allied Telesis sottolinea l’importanza dell’elevato potenziale offerto dagli edifici intelligenti, o smart building.

Oggi si parla molto di edifici intelligenti, o smart building. Indipendentemente dalle diverse accezioni che si danno a questa definizione, il potenziale che rivestono non è trascurabile.

Gli edifici moderni possono fare molto di più per noi rispetto al passato, e dovrebbero farlo. Migliorando la soddisfazione di occupanti o dipendenti, gli edifici intelligenti possono potenziare la fidelizzazione del personale e massimizzare l’occupazione, contribuendo a garantire un ROI elevato per i proprietari.

Se a ciò si aggiunge il ruolo che questi stessi edifici possono svolgere nella riduzione delle emissioni di gas serra, ecco che l’interesse nei loro confronti è comprensibile, oltre che significativo.

Secondo Gartner, la spesa per l’IoT negli edifici intelligenti è stata di 53 miliardi di dollari nel 2020 e si prevede che raggiungerà i 108 miliardi di dollari entro il 2030.

Vale quindi la pena esaminare i fattori che stanno alla base dello sviluppo di smart building e riconoscere che esiste un denominatore comune che li sostiene: gli edifici intelligenti hanno bisogno di reti intelligenti.

Flessibilità, comfort e ROI del proprietario

In un edificio intelligente, i modelli di occupazione consentono livelli avanzati di comfort sia negli spazi aperti che nelle sale riunioni, e questo può essere esteso alle preferenze individuali, effettuando regolazioni prima dell’inizio delle riunioni o, più semplicemente, controllando la temperatura una volta che queste vengono prenotate e occupate, concetto che vale anche per il livello di illuminazione.

La flessibilità e la possibilità di assecondare le preferenze personali e di monitorare la salute individuale e la sicurezza del luogo di lavoro sono tra i motivi che spingono gli affittuari a rimanere più a lungo.

Secondo una recente ricerca, gli occupanti sono disposti a pagare in media il 20% in più per vivere in un edificio intelligente.

Inoltre, gli edifici ad alta efficienza energetica vantano valutazioni superiori del 17% rispetto a quelli standard, generano il 35% in più di reddito da locazione e hanno tassi di occupazione più alti del 18%.

Ma gli edifici intelligenti non devono essere creati da zero. L’adeguamento di edifici esistenti aumenta il ritorno sull’investimento con un ammortamento inferiore a due anni e un risparmio energetico del 25% all’anno.

Una rete convergente dovrebbe essere una rete più intelligente

La convivenza tra tecnologia dell’informazione (IT) e tecnologia operativa (OT) è una realtà ormai da molti anni. Nella telefonia, l’IP è la norma da 15 anni e di recente altre tecnologie sono state riconfezionate sotto forma di applicazioni IP e spostate sotto l’egida dell’IT; la sicurezza elettronica – sotto forma di TVCC e controllo degli accessi – ha presto seguito l’esempio della telefonia.

Gli edifici più intelligenti gestiscono un sistema centralizzato di gestione degli edifici (BMS) composto da IT e OT su un’unica rete IP convergente che integra la gestione delle facility con quella degli immobili, consentendo di ricevere notifiche istantanee relative a eventuali problemi e riducendo i tempi di inattività.

John Dente, direttore tecnico di ExcelRedstone, azienda all’avanguardia nell’integrazione degli edifici intelligenti, commenta: “Il vantaggio dei dati che fluiscono attraverso una rete convergente è che possono essere facilmente presentati in un’unica dashboard, permettendo la modifica intelligente basata su regole delle impostazioni di un edificio e la manutenzione predittiva fondata su dati concreti in tempo reale.

Il vantaggio che gli edifici intelligenti presentano è significativo poiché le integrazioni tra i sistemi avvengono prevalentemente a livello di rete”.

La sicurezza è la priorità, per gli edifici intelligenti

Il pericolo per le apparecchiature OT che si affidano all’IT è che possono essere più facilmente esposte a violazioni della sicurezza.

Giovanni Prinetti, Solution Marketing Manager di Allied Telesis
Giovanni Prinetti, Solution Marketing Manager di Allied Telesis

Il mondo IT, tuttavia, vanta una superiore esperienza nel mantenere la propria rete al sicuro, e questo è un altro modo in cui la convergenza OT e IT assicura un migliore utilizzo delle risorse, fornendo un’unica rete IP ben protetta e accessibile a tutti i sistemi dell’edificio e dell’azienda.

Le migliori reti IP convergenti per gli edifici intelligenti dispongono anche di un sistema di sicurezza di rete che rileva eventuali attività inconsuete, come ripetuti accessi falliti, accessi a terminali o dispositivi insoliti, movimenti anormali da parte degli utenti, fughe di dati e attività di rete non comuni. AMF-Sec può isolare le risorse in tempo reale, dando all’IT o alla direzione il tempo di indagare e porre rimedio.

I servizi che rendono un edificio intelligente, come la disposizione e la flessibilità nella collocazione degli utenti, il controllo degli accessi, il riscaldamento e l’illuminazione, la sicurezza e altro ancora, richiedono che il BMS (Building Management System) disponga di una connettività costante, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per garantire l’efficienza operativa e fornire la migliore esperienza possibile agli utenti.

Una rete di dati convergente che fornisca in modo affidabile un’ampia gamma di informazioni dai numerosi dispositivi e sistemi al BMS è per questo motivo essenziale per garantire prestazioni ottimali dell’edificio.

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