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First Lab: nasce a Firenze il laboratorio della smart city

È il risultato di un Protocollo di intesa triennale del valore di 4 milioni di euro tra Fondazione CR Firenze, Università di Firenze, Hewlett Packard Enterprise, Fondazione per la ricerca e l’Innovazione (FRI), Computer Gross, TT Tecnosistemi, Var Group, Webkorner e Nana Bianca: First Lab (FIRenze SmarT working Lab) è un laboratorio nato nell’ateneo fiorentino che svilupperà soluzioni innovative per i problemi delle città

La sede del First Lab si sviluppa su 400 metri quadrati disposti su due piani al Campus delle Scienze Sociali dell’Università di Firenze, nel quartiere di San Donato.

Controllo e risparmio energetico, e-government, e-health, infomobilità, sicurezza e sorveglianza intelligente, turismo intelligente sono alcuni dei campi su cui potranno applicarsi studi e tesi di laurea o dottorato e poi trasformarsi in un secondo momento in iniziative imprenditoriali da parte dei giovani che li hanno sviluppati.

Gli studenti avranno a disposizione le piattaforme tecnologiche software e hardware delle imprese partner e dell’Università di Firenze e saranno seguiti da tutor aziendali e universitari attraverso specifici momenti formativi.

Il First Lab è collocato vicino all’università perché sono proprio gli studenti dei corsi in discipline economiche, giuridiche, informatiche e sociali i più attrezzati per attuare un progetto assolutamente originale tra i tanti che operano sulle smart city.

Il First Lab è una fucina di innovazione rivolta ai giovani che provenendo da diverse discipline avranno non solo l’opportunità di lavorare, ma anche di essere assistiti costantemente da tutor, coach e mentor afferenti ai partner che hanno condiviso l’iniziativa, arricchendo così il loro bagaglio di competenze.

Ma è anche uno spazio aperto alla città, di collaborazione tra giovani che si stanno formando e altri che hanno competenze sociali, tecnologiche e informatiche, focalizzato sui bisogni emergenti delle smart cities.

I primi gruppi di lavoro composti da 4 o 5 tra studenti, neolaureati e dottorandi iscritti all’ateneo fiorentino sono già stati individuati grazie alla collaborazione dei docenti di varie aree e da settembre cominceranno a confrontarsi con alcune sfide delle grandi città: ovvero il turismo intelligente, la mobilità e la semplificazione amministrativa (e-government).

Tre temi che sono stati decisi dopo un confronto con le istituzioni del territorio (Comune, Città metropolitana) a conferma che il concept che ha fatto nascere il First Lab è rispondere alle esigenze della cittadinanza.

Il laboratorio è concepito per lavorare in cloud, grazie alla rete ad alta velocità, e con qualsiasi dispositivo, accedendo da remoto alle piattaforme informatiche delle aziende e delle istituzioni partner del progetto. Sarà perciò uno spazio di open innovation, moderno e versatile, in cui i veri hardware e software dovranno essere le idee.

Per Stefano Venturi, Presidente e Amministratore Delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia (HPE) “FIRST Lab è la realizzazione di un modello virtuoso, un luogo dove idee e progetti potranno concretizzarsi, generando valore per il territorio, grazie al contributo di ragazze e ragazzi provenienti da percorsi di studio differenti. Nella nostra visione, la città del futuro deve infatti essere affrontata con un approccio multidisciplinare, unendo tecnologia, scienze sociali, economia e cultura, assieme a un ecosistema di imprese. Insieme ai nostri partner, abiliteremo in questo laboratorio tecnologie, soluzioni e competenze per sperimentare, con la città di Firenze, quello che sarà il futuro delle città connesse”.

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