Home BIM Il BIM e la digitalizzazione delle costruzioni, parte 2

Il BIM e la digitalizzazione delle costruzioni, parte 2

BIM e digitale sono strumenti importanti per risolvere le criticità del comparto e migliorare la competitività del settore delle costruzioni, puntando su innovazione, digitalizzazione, trasparenza, semplificazione, produttività e conoscenza.

La standardizzazione delle informazioni e il miglioramento dell’efficienza nello scambio dei dati all’interno della filiera stanno diventando un imperativo a tutti i livelli sia presso le imprese produttrici, sia nel settore della distribuzione, sia presso imprese di costruzione e installatori, anche alla luce della sempre maggiore integrazione impianto-edificio, con la diffusione della domotica e dell’Internet of Things (IoT).

Il BIM, pur essendo un elemento fondamentale in questo scenario, può essere considerato come una parte di un contesto più ampio, uno strumento da integrare ad alte tecnologie parimenti utili. Pensiamo per esempio alla realtà aumentata, che può permettere al cantiere di “prendere vita” e rende possibile vedere l’edificio in ogni dettaglio, monitorando, confrontando e risparmiando nella realizzazione dei progetti.

Oppure alle sempre più diffuse soluzioni digitali pensate per migliorare la sicurezza sul lavoro e la qualità dell’output: droni, gps, scanner, mobile mapping e robotica sono tutti preziosi strumenti che vengono in aiuto delle persone e possono contribuire a rendere il cantiere più digitale ed efficiente. Da un approccio integrato di tutte le possibili soluzioni, può scaturire un’innovazione dirompente.

Nuvole di punti e laser scanner

Tra le tecnologie digitali che stanno sicuramente rivoluzionando il comparto ci sono quelle legate alle Scan-to-BIM: grazie a laser scanner e strumenti in grado di rilevare “l’esistente”, l’uso delle nuvole di punti è diventato un modo rapido e accurato per raccogliere dati sulle condizioni del patrimonio edilizio.

La nuvola di punti viene creata attraverso uno o più rilievi con laser scanner di edifici esistenti o di un cantiere. Ogni volta che il laser colpisce una superficie, viene generato un punto con coordinate 3D. Tutti i punti di un sito costituiscono la nuvola di punti, ed è quindi possibile trasferire i punti 3D selezionati all’interno di un progetto BIM, per creare un Building Information Model che rappresenti la geometria dell’edificio esistente, che viene di soluto utilizzato come punto di partenza nei progetti di ristrutturazione.

I Digital Twin

Accanto al BIM, tra le soluzioni altamente impattanti in termini di digitalizzazione del comparto delle costruzioni ci sono sicuramente i Digital Twin e in generale quell’insieme di applicazioni che permetteranno di utilizzare tutte le informazioni relative al processo di progettazione, di costruzione, di gestione dell’opera durante il suo ciclo di vita.

Nel 2021 il mondo è rimasto senza fiato quando la cattedrale di Notre Dame è stata avvolta dalle fiamme. Non appena l’incendio è stato domato, però, ci si è resi conto che l’iconico monumento non era andato perduto e grazie alle informazioni digitali di cui si era a disposizione è potuta iniziare la difficile opera di restauro. Fino a pochissimo tempo fa, un processo simile sarebbe cominciato con la ricerca in qualche polveroso archivio di planimetrie utili a guidare i lavori.

Nell’era dei gemelli digitali, invece, ingegneri e architetti sono stati in grado di consultare un modello digitale – molto più dettagliato e interattivo di qualsiasi documento cartaceo – che ha consentito loro di rimanere fedeli alla struttura originale, integrando al contempo innovazioni nella progettazione e nei materiali.

Come suggerisce il nome, un gemello digitale è una replica virtuale di un oggetto, essere o sistema che può essere aggiornata costantemente con dati ricavati dalla sua controparte fisica. Si stima che nel 2021 i gemelli digitali abbiano potuto contare su 25 miliardi di sensori connessi a livello globale e presto esisteranno per milioni di oggetti.

I digital twin rispondono alla crescente necessità di collegare il mondo virtuale con quello fisico, aprendo la strada a un nuovo modo di lavorare, che consente di accedere a dati e informazioni utili, affidabili e aggiornati, che tutte le parti interessate possono scambiarsi in maniera rapida e trasparente.

Allo stesso modo, grazie ai digital twin, chi si occupa di facility management degli edifici è in grado di prevedere con precisione quando e per quanto tempo rimarranno in funzione determinati componenti di un sistema – per esempio – di ventilazione, se si comportano come previsto e se sarà o meno essenziale sostituire un filtro. Ciò consente una programmazione tecnica ottimale e l’efficientamento di tempi e costi di gestione.

Dal progetto al cantiere, con il BIM

L’innovazione non riguarda solo le fasi di progettazione e gestione di un’opera, ma anche la sua realizzazione. L’obiettivo è quello di far dialogare costruttori e progettisti, riuscendo a dare vita a una progettazione integrata con la fase costruttiva vera e propria.

Oggi questo ancora non avviene a livello sistematico: secondo la ricerca GS1 ItalyLa digitalizzazione nel settore delle costruzioni: scenari e potenzialità del mercato” su dieci progetti pensati in BIM, solo metà arrivano a realizzazione sempre in BIM e solo uno o due sono gestiti in piattaforma BIM.

Eppure, il BIM ha un ruolo fondamentale in cantiere: le informazioni contenute nel modello consentono di conoscere in ogni momento la tipologia e la quantità dei materiali necessari alla costruzione, pianificando per esempio la successione degli ordini ai fornitori, gli anticipi in funzione dello stato avanzamento lavori. I dati permettono di verificare puntualmente lo stato di avanzamento lavori, oltre che essere utili per gestire al meglio lo spazio all’interno del cantiere e la turnazione del personale.

Ecco quindi che è necessario colmare questo ritardo e favorire una maggiore diffusione di tutti questi strumenti digitali, a partire dal BIM e relativi a ogni fase: progettazione, costruzione, consegna, gestione e manutenzione di un’opera.

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